Insidious 3, alle origini dell'incubo: otto cose da sapere sul prequel. La gallery

La famiglia Lambert è stata protagonista dei primi due episodi, perseguitata dalle forze del Male. Una terza volta in preda del demonio sarebbe stato troppo. «Avremmo potuto fare una tag line tipo \"Posseduti. Di nuovo\", creando la versione soprannaturale di Taken», scherza Jason Blum.

Coi Lambert finalmente sereni, l\'idea è stata sin dall\'inizio quella di puntare su Elise, la medium protagonista dei primi due capitoli. Così, largo al prequel.

Di Elise nel film vengono esplorati diversi lati, sinora rimasti nascosti. Insidious 3 si aprirà con una versione molto dark del personaggio, che spiega perché è diventata la medium che conosciamo.

La spaventosa faccia rossa del primo capitolo per molti è il demone più terrificante della saga. Ma stavolta Whannell ha pensato a un\'altra entità malefica, a detta sua migliore di tutte. «Sarà perché questo film l\'ho diretto io, ma mi piace un sacco il nuovo villain».

La saga di Insidious deve dire grazie al fallimento di Dead Silence. Il flop fu d\'insegnamento per Whannell e Wan, all\'esordio a Hollywood. «Abbiamo avuto molti problemi all\'interno dello studio system, e ne siamo stati condizionati. Noi sapevamo come volevamo lavorare e Jason [Blum] ci ha dato questa opportunità con Insidious».

Pare che Whannell sia piuttosto sucsettibile ai cambiamenti dei suoi dialoghi. Spesso, durante le riprese, può capitare che gli attori modifichino qualche battuta, senza ovviamente stravolgerne il senso. Rose Byrne e Patrick Wilson avevano \"improvvisato\" nel corso del primo film, e la cosa non è piaciuta a Whannell, allora sceneggiatore.

Jason Blum adora l\'umorismo nell\'horror, quei momenti inaspettati in cui ci scappa una battuta che spezza la tensione. Peccato che di solito preceda di qualche secondo una scena da infarto...

La linea da seguire è sempre la stessa: low-budget. Perché l\'horror a basso costo è sempre il modo migliore per provocare spavento nel pubblico. Pensiero che Blum e Whannell condividono. E sinora, la ricetta ha funzionato.

Insidious è uno dei più grandi successi della Blumhouse Production. Nonché il film che ha esaltato il talento di James Wan, nonostante le avvisaglie ci fossero già state con Dead Silence (bocciato troppo in fretta dalla critica americana). Ora che è giunto al terzo capitolo, il franchise porta con sé diversi cambiamenti. Primo fra tutti, il regista, non più Wan – salito sui bolidi di Fast & Furious 7 -, ma Leigh Whannell co-creatore e sceneggiatore della saga. Non un estraneo a questo universo, dunque, e la scelta di pescare in casa è stata quanto mai azzeccata.

Il trailer ha fatto intuire come anche questo episodio sarà condito da spaventi in serie, ma rispetto ai primi due ci sono importanti novità di storyline. Insidious 3 sarà infatti un prequel, puntando i suoi oscuri riflettori sulla figura di Elise, la medium che aveva aiutato la famiglia Lambert nella sua battaglia contro il Male. Cosa dobbiamo aspettarci dunque? La gallery qui sotto fa un quadro della situazione, svelando qualche curiosità su quello che si prospetta come l’ennesimo successo di Jason Blum.

Fonte: Collider

Insidious 3, alle origini dell’incubo: otto cose da sapere sul prequel. La gallery