17 casi in cui i personaggi secondari hanno rubato la scena ai protagonisti
17 casi in cui i personaggi secondari hanno rubato la scena ai protagonisti
E vincono pure un Premio Oscar! Da Heath Ledger ne Il Cavaliere Oscuro ad Alicia Vikander in The Danish Girl… Scopriteli tutti!
Letizia Lara Lombardi
J.K. Simmons nel 2015 vince sia l’Oscar che il Golden Globe come Miglior Attore non protagonista per l’interpretazione dello spietato direttore d’orchestra Terence Fletcher, in Whiplash di Damien Chazelle. E come dargli torto? La sua interpretazione buca lo schermo e sovrasta quella del povero batterista Miles Teller.
Se in The Fighter Christian Bale aveva rubato il campo al protagonista Mark Wahlberg, ne Il Cavaliere Oscuro avviene il contrario: è Heath Ledger a spazzare via Batman. Una delle performance più incredibili e indimenticabili dell'attore, morto poco dopo per colpa di un mix di farmaci e alcol. Gli venne consegnato l'Oscar nel 2009 come Miglior Attore non protagonista, coronando così la sua carriera d'attore.
Non sappiamo ancora nulla del ruolo di Marisa Tomei in Spider-Man: Homecoming se non che interpreterà una giovane Zia May. E questo è bastato per mandare il pubblico in delirio! Probabilmente è il personaggio più atteso del cinecomic, in barba a Spider-Man e Iron Man!
È grazie al padre di Luke Skywalker, il malvagio Darth Vader, che abbiamo iniziato a tifare per il Lato Oscuro. Il suo personaggio, così impressionante, terrificante e imponente ha fatto sì che abbandonassimo la luce della Forza e ci lasciassimo condurre nell'Oscurità...
Non a caso la Illumination ha deciso di dedicargli uno spin-off tutto per loro: i Minions sono i veri protagonisti della saga di Cattivissimo Me. Non solo accompagnano Gru in tutte le sue disavventure, ma hanno appassionato grandi e piccini grazie al loro humur tutto particolare! Chi non li ama alla follia?
L'Agente Smith di Hugo Weaving nel primo film della trilogia dedicata a Matrix è indimenticabile: cattivo e ambiguo al punto giusto. Pronto a qualsiasi cosa pur di disintegrare chiunque gli si metta tra i piedi. Contrapposto poi al Neo di Keanu Reeves, un po' scialbo e indeciso, è normale che Weaving spicchi nella sua straordinaria performance...
Nel 2008 Non è un paese per vecchi dei fratelli Coen ha vinto l'Oscar come Miglior Film, oltre ai premi per la Miglior Regia, Migliore Sceneggiatura non originale e Miglior Attore non protagonista proprio a Javier Bardem, che nel film vestiva i panni dello spietato e infido killer Anton Chigurh. È il primo attore spagnolo a conquistarlo. Quell'anno vinse anche il Golden Globe e il BAFTA per lo stesso ruolo.
Nel film di David O. Russell The Fighter, Christian Bale ricopre il ruolo del fratellastro e allenatore del pugile americano di origine irlandesi "Irish" Micky Ward, interpretato da Mark Wahlberg. Per interpretare il personaggio di Eklund l'attore ha nuovamente sottoposto il suo fisico ad un drastico dimagrimento perdendo circa 1/3 del proprio peso corporeo. L'ennesimo cambiamento che gli ha permesso, però, di vincere l'Oscar e il Golden Globe come Miglior attore non protagonista nel 2011.
Ne L'esercito delle 12 scimmie di Terry Gilliam Bruce Willis interpreta James Cole, un detenuto che viaggia nel tempo per scoprire la causa del virus che ha spazzato via la maggior parte della popolazione mondiale nel 2035. Quando torna erroneamente nel 1990 per trovare una cura, incontra Jeffrey Goines, un sorprendente Brad Pitt nei panni del paziente psichiatrico nella clinica dove viene portato dopo esser stato arrestato. Insieme a un dottoressa della clinica Cole scopre che Jeffrey è il fondatore dell'esercito delle 12 scimmie, nonché figlio di un noto virologo. È lui la chiave per la cura? La performance di Pitt è così impressionante che gli valse la nomination agli Oscar e il Golden Globe come Miglior Attore non protagonista nel 1996.
Lo chiamavano Jeeg Robot è uscito nelle sale ormai da due anni. Ma l'interpretazione de Lo Zingaro di Luca Marinelli rimarrà indelebile per molto tempo. La caratterizzazione del villain, un po' folle e pronto a tutto per avere la sua vendetta gli calza a pennello. Per non parlare della sua interpretazione di Un emozione da poco di Anna Oxa... Solo per quella meritava il David di Donatello (che si è aggiudicato poi nel 2016).
Il film di Martin Scorsese del 1990 Quei bravi ragazzi fu la seconda collaborazione tra il regista e Joe Pesci dopo Toro scatenato (1980) e prima di Casinò (1995). Una performance incredibile quella dell'instabile ed iracondo gangster che permise all'attore di vincere l'Oscar come Miglior Attore non protagonista. E dire che vicino a lui recitava gente come De Niro, Liotta, Sorvino e Samuel L. Jackson.
Nel thriller del 1996 Schegge di paura, Edward Norton veste i panni del diciannovenne chierichetto balbuziente Aaron Stampler, sul quale pende la tremenda accusa di avere ucciso con settantotto coltellate l'arcivescovo di Chicago. A difenderlo Richard Gere, protagonista del film. Ma il suo approccio al personaggio è così perfetto che a volte sembra schizofrenico per davvero. Così magnetico che gli valse la nomination agli Oscar e il Golden Globe come Miglior Attore non protagonista nel 1997.
Ne Il Fuggitivo, il film del 1993 che vede protagonista Harrison Ford nei panni di un evaso in fuga, Tommy Lee Jones interpreta il Tenente che assume la direzione delle indagini, e con la sua squadra dà il via alle operazioni di ricerca per trovare Richard Kimble. Il ruolo gli è valso l'Oscar come Miglior Attore non protagonista nel 1994. Quando il buono è più affascinante del cattivo.
Moonlight racconta la vita in tre atti di Chiron. Ma a stupire il pubblico, oltre alla storia, è Mahershala Ali che nel film vincitore del Premio Oscar come Miglior Film diretto da Barry Jenkins interpreta Juan, lo spacciatore dal cuore tenero che si affeziona al ragazzino. Non a caso la sua interpretazione gli è valsa l'Oscar come Miglior Attore non protagonista. È il primo musulmano a ottenere questo riconoscimento.
Brie Larson ha vinto l'Oscar come Miglior Attrice protagonista per il suo ruolo in Room di Lenny Abrahamson. Ma a meritare una valanga di premi era lui, Jacob Tremblay: intelligente, sveglio, spiritoso e molto più maturo della sua età, il piccolo Jack nasce in una situazione surreale, ma riesce a reagire come solo un bambino può fare.
È difficile portare al cinema una pièce teatrale come Barriere - Fences, se non altro perché si tratta di un film che nasce da una conversazione a due tra Denzel Washington e Viola Davis. Ma quest'ultima ha dato davvero il meglio di sé nei panni della moglie tradita, un'interpretazione che le è valsa l'Oscar come Miglior Attrice non protagonista e che ha surclassato anche quella del suo talentuoso collega (qui anche regista).
Non a caso il ruolo di Gerda Wegener è valso ad Alicia Vikander l'Oscar come Miglior Attrice non protagonista in The Danish Girl. Senza niente togliere a Eddie Redmayne, la Vikander regala un'interpretazione da brividi: il suo amore incondizionato per Einar/Lili la spinge quasi al crollo psicologico, ma non molla mai. E l'attrice è perfetta nella parte.
È nella natura umana, spesso, schierarsi dalla parte del cattivo. Il tutto poi è reso più semplice da alcuni interpreti che hanno reso i loro villain iconici.
Non sempre si tratta di cattivi, però. Delle volte sono dei “semplici” personaggi secondari ad avere la meglio e a imporsi sul pubblico più dei veri protagonisti.
Insomma, non importa quante battute hai, quello che importa davvero è quello che sai far arrivare al pubblico. Non pensate?
Dal piccolo Jacob Tremblay in Room a Heath Ledger ne Il Cavaliere Oscuro passando perAlicia Vikander in The Danish Girl… Nella gallery di oggi vi proponiamo 17 casi in cui i personaggi secondari hanno rubato la scena ai protagonisti. E molti di loro hanno vinto proprio un Premio Oscar per quei ruoli da non protagonista.