Aldo, Giovanni e Giacomo: gli insoliti sospetti

Niente vacanze invernali in luoghi esotici per il trio milanese, ma la storia di un furto bizzarro che finisce nel peggiore dei modi: in prigione, la notte di Natale. Eppure, è tutto da ridere. A tu per tu con Aldo, Giovanni e Giacomo, che con La banda dei Babbi Natale tornano sul grande schermo per riprendersi una rivincita (dopo il debole Il cosmo sul comò) e sfidare i patron del cinepanettone a suon di bocce (any sense)

La banda dei Babbi Natale è l’ottavo film che vede insieme Aldo Giovanni e Giacomo, e la “crisi del settimo film” (analoga a quella del settimo anno per le coppie), sembra felicemente superata: il trio ha deciso di tornare alle origini (quelle del fortunatissimo Tre uomini e una gamba, tanto per intenderci). Dopo la pellicola girata all’estero (La leggenda di Al, John & Jack), il film/spettacolo teatrale (Anplagghed), e la commedia a episodi (Il cosmo sul comò), i tre comici ritornano sugli schermi con una storia tanto classicamente natalizia da far invidia a Frank Capra, in una vicenda che si dipana tra la Milano dei loro esordi e il Canton Ticino (terra di origine di Hüber, il mitico agente svizzero interpretato da Aldo a Mai dire Gol). Solo che questa non è La vita è meravigliosa e non c’è nessun angelo che salva James Stewart. I tre, anche se vestiti di tutto punto come Babbo Natale si ritrovano da subito in questura, a cercare di giustificarsi di fronte a un’incavolatissima commissaria (Angela Finocchiaro) sul perché stessero svaligiando una casa. Ma la Finocchiaro non sarà l’unica donna ad avercela col trio: anche Silvana Fallisi, Lucia Ocone, Sara D’Amario e Antonia Liskova avranno da ridire sul comportamento dei tre protagonisti. Il motivo l’abbiamo chiesto direttamente a loro.

Best Movie: Facciamo un passo indietro. Com’è iniziata questa storia dei Babbi Natale?
Giacomo: «È cominciato tutto a fine gennaio del 2009, quando ci siamo messi al lavoro dopo Il cosmo sul comò. Volevamo scrivere una storia che tenesse un intero film, e che facesse molto, molto ridere».

Best Movie: Basta film a episodi, dunque?
Giacomo: «Il film a episodi è stata una scommessa e probabilmente l’abbiamo pareggiata senza vincerla. Per cui la voglia era quella di rifarci, così abbiamo cominciato a scrivere una storia tradizionale. Certo è che poi c’è voluto quasi un anno intero perché in qualche modo volevamo sempre cambiarla, rivederla, risistemarla. Fortunatamente non eravamo soli».
Aldo: «Altrimenti eravamo ancora lì a discutere!».
Giovanni: «Infatti a controllarci c’erano lo sceneggiatore Valerio Bariletti e altri due giovani coi quali non avevamo mai lavorato, Morgan Bertacca e Giordano Preda. Convinti di quel che ne era venuto fuori, siamo arrivati alla fine delle vicende e abbiamo cominciato a girare il film la scorsa estate».

Best Movie: Ma che l’ambientazione dovesse essere natalizia era chiaro fin da subito?
Giovanni: «Guarda, abbiamo discusso su tutto, ma dei tre argomenti del film, quello su cui non si è mai discusso era il Natale».

Best Movie: E gli altri due quali sono?
Aldo: «Be’, ovviamente le donne…».
Giacomo: «…e ovviamente le bocce».

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Accomunati dalla foga per le bocce, Aldo (52 anni), Giovanni (53) e Giacomo (54) riscoprono una passione tutta italiana, che dalle osterie è arrivata nei palasport, e ne fanno il fulcro della loro commedia.

Il trio in versione Babbi Natale… segnaletici.

Mara Maionchi (69 anni) nel ruolo della suocera di Giovanni


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