Attacco al potere, Aaron Eckhart e Gerard Butler: «È un action classico, ma con minacce terroristiche reali»

I due attori hanno presentato il film di cui sono entrambi protagonisti, quanto mai attuale nell’odierna politica estera statunitense

Gerard Butler mancava a Roma da qualche tempo e si scusa della sua assenza facendo mettere tutti i giornalisti in posa, in una sala gremita in ogni ordine di posti, per scattare una foto ricordo con il suo cellulare. Ha inizio così la conferenza stampa del film Attacco al potere Olympus has Fallen che vede come attori principali Aaron Eckhart, interprete del Presidente degli Stati Uniti d’America, e Gerard Butler, ex capo della scorta presidenziale. Un film che paradossalmente risulta essere attualissimo, pur essendo stato girato più di un anno fa, perchè si basa infatti su un’azione estremistica da parte di una cellula terroristica nord koreana, che attacca la casa Bianca, facendo crollare appunto l’Olimpo del potere americano, arrivando fino a prendere in ostaggio il Presidente stesso. Il film arriverà sugli schermi italiani il prossimo 18 aprile.

Il film ha il respiro di un action movie anni ’80, ma conserva delle caratteristiche attuali, come avete lavorato su questo aspetto?
Gerard Butler: «
Una delle ragioni per cui ho scelto di fare questo film è perché sembrava un film classico, come Die Hard, un film d’intrattenimento di grande spessore. È una storia ruvida e reale, ma con qualcosa di nuovo e fresco. Abbiamo infatti aggiornato la situazione anche da un punto di vista della narrazione, rendendola più moderna, perché oggi le minacce terroristiche sono più reali rispetto al periodo di Regan».

Il film si è rivelato piuttosto profetico, date le recenti tensione fra gli Stati Uniti dAmerica e la Corea del Nord
Aaron Eckhart
: «Sicuramente quello che va ripetuto è che questo è un film, un lavoro di fiction. Nel nostro caso è una cellula di terroristi, non il presidente nord coreano, che attacca di persona gli Stati Uniti. Si tratta comunque di una minaccia reale, perché il Presidente degli Stati Uniti dAmerica è sempre visto come una gallina delle uova d’oro e la Casa Bianca come una fortezza da prendere. Questo film a ogni modo celebra gli eroi che sono dietro le quinte e non si vedono, ma che permettono la sicurezza in casi come questi».
G.B.: «In genere si fanno film su cui è rilevante parlare, su ciò che si spaventa. Se avessimo fatto un film su terroristi della Giamaica non sarebbe stato così coinvolgente».

Barack Obama ha visto il film?
Aaron: «L’ha visto, e gli è piaciuto!».

Come avete scelto il regista? E sei soddisfatto del tuo Presidente nel film, visto che oltre ad essere il protagonista sei anche il produttore di Attacco al potere?
G.B.:
«Io e il regista, Antoine Fuqua, siamo amici da molti anni e e abbiamo collaborato ad altri progetti insieme. Per me lui era perfetto per il suo stile di regia. Nessuno poteva interpretare il film meglio di lui, che non scende mai a compromessi. Inoltre una cosa interessante è che il film preferito di entrambi è Apocalypse Now, il racconto mitico dell’eroe che celebra leroismo in ognuno di noi. Per quanto riguarda Aaron, sarò breve, quando lui è entrato nel progetto avevamo finalmente un film! È stato fondamentale ed è stato bello cosa lui sia riuscito a tirare fuori mostrando la sua integrità e la sua tenacia. Ho visto quanto impegno ci ha messo e come Presidente mi è piaciuto davvero molto».

Ti sei ispirato a dei Presidenti o attori che in precedenza hanno interpretato questo ruolo?
A.E.:
«È un po’ il sogno di tutti i bambini interpretare il Presidente. Io ho un grande rispetto della mia Nazione e del mio Presidente e sono stato molto contento e onorato di aver avuto lopportunità di interpretare questo ruolo. Con Antoine abbiamo parlato di volere dare l’immagine di un Presidente giovane, atletico, e abbiamo pensato a JFK, ma abbiamo parlato anche di Obama. Qualcuno che fosse un leader anche in una situazione difficile, questo è quello a cui abbiamo pensato principalmente come fattori essenziali nella figura di un Presidente».

Questo film anticipa White House Down, per quali motivi il cinema americano ha così tanta voglia di far esplodere la Casa Bianca in questo ultimo periodo?
G.B.: «
Sembra un po’ la tendenza degli ultimi tempi quella di fare film a coppia: due film su Cenerentola, due film sui sottomarini… I film si fanno sul periodo che si sta vivendo, e in questo momento pensiamo che le nostre più grandi istituzioni non siano al sicuro. Questo sicuramente è un argomento molto interessante per il cinema, e ovviamente un gruppo di terroristi che cerca di far saltare la Casa Bianca colpisce a livello emotivo ed è forte ed efficace». 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Foto: Kikapress

 

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