Auguri a Bernardo Bertolucci: 70 anni oggi e un “futuro in 3D”

Il regista vincitore di due premi Oscar non è ancora stanco di stare dietro la macchina da presa. Tra i suoi progetti c'è anche un film in 3D, mentre nel cassetto resta il sogno di Novecento Atto III...

Ha vinto 2 premi Oscar, ha diretto star come Robert De Niro e girato kolossal come L’ultimo imperatore, ma Bernardo Bertolucci anche adesso che compie 70 anni (nacque a Parma il 16 marzo 1941) non è ancora stanco di fare il regista e “in cantiere” ha ben più di un progetto. Nei prossimi mesi il maestro emiliano ha intenzione niente meno che di girare un film in 3D e non abbandona ancora il sogno di un Novecento Atto III «tentato tante volte e ogni volta dissolto come neve al sole».
Proprio dal suo Novecento però, il capolavoro originale del 1976 con Robert De Niro e Gérard Depardieu, prenderanno il via i festeggiamenti: oltre al compleanno del regista, infatti, proprio in questi giorni, anche la pellicola compierà 35 anni. Per l’occasione è stata realizzata una speciale “Anniversary Edition” che uscirà il prossimo 23 marzo in Dvd e, per la prima volta, in Blu-Ray. Completamente restaurato in alta definizione, il film arriverà accompagnato da una serie di contenuti extra inediti, tra cui l’intervista esclusiva (della quale riportiamo alcune clip in questa pagina) rilasciata da Bertolucci, in cui il regista non solo racconta genesi, aneddoti e retroscena inediti del film, ma riflette anche sul cinema italiano attuale (ma parla anche di politica e società) e sul proprio futuro professionale. (Foto Kikapress)

IL FUTURO…
In autunno Bertolucci girerà un nuovo film, tratto dal romanzo Io e te di Niccolò Ammaniti. «Appena ho letto il libro ho subito deciso di farne un film», ha dichiarato il regista italiano nel corso di un’intervista a Sky Cinema. Bertolucci ha anche confessato di voler esplorare la nuova frontiera delle riprese: «C’è una cosa che mi affascina molto e che sto sperimentando per il nuovo film: ho pensato di girarlo in 3D. È un film molto piccolo che si svolge quasi tutto in una cantina e ho pensato che proprio il 3D mi darà qualcosa in più, la possibilità di andare così a fondo nella scenografia, così a fondo nell’ombra e nel mistero di una cantina, come si va a fondo anche con i personaggi. Insomma del 3D mi piace molto come i corpi e i volti vengono fuori». Il regista due volte premio Oscar (nel 1988 con L’ultimo Imperatore) ha anche raccontato del nuovo lavoro: «Con Niccolò stiamo lavorando alla sceneggiatura insieme a Umberto Contarello che è una voce nuova tra noi due». Il libro Io e te di Ammaniti parla del rapporto tra un fratello e una sorella adolescenti, che si crea e consolida nell’arco di pochi giorni, quando i due si trovano, per vicende e motivazioni varie, a dover condividere lo spazio ridotto di uno scantinato. «Voglio usare il 3D in modo diverso da Avatar. Mi piacerebbe vedere Bergman e Fellini in 3D, ci proverò».
Nell’intervista contenuta nella nuova edizione Dvd di Novecento, Bertolucci parla anche del progetto di Novecento Atto III. «Potrei girarlo nella Puglia di Nichi Vendola, vedendo cosa accade oggi in quei luoghi di elaborazione politica ma in realtà subito dopo mi dico che sarebbe soltanto un assurdo omaggio a me stesso e a tutti coloro che hanno fatto quel film. Novecento Atto III è bene che rimanga sempre una fantasia e mai si trasformi in realtà».

…E IL PASSATO
Di Bertolucci e dei suoi progetti sentiremo quindi ancora parlare molto presto. Ma ripercorriamo velocemente i suoi film del passato che hanno fatto la storia del cinema italiano e non solo.
Gli esordi di Bertolucci risalgono addirittura al biennio 1956/57: facendo da assistente a Pier Paolo Pasolini, suo vicino di casa, inizia a muovere i primi passi come sceneggiatore fino ad arrivare a girare due cortometraggi amatoriali: La teleferica e La morte del maiale. Nel 1962 realizza il suo primo lungometraggio, La commare secca, su soggetto e sceneggiatura di Pasolini. Nel 1964 arriva Prima della rivoluzione, con il quale il regista inizia ad affrontare l’ambiguità esistenziale e politica, tema che prosegue con Partner (1968), Il conformista (1970) e Strategia del ragno (1970); presentati nel corso di diversi film festival, ma dallo scarso successo di pubblico.
La fama vera e propria arriva invece solo nel 1972 con il film “scandalo” che ha di fatto segnato un’epoca: Ultimo tango a Parigi, con Marlon Brando e Maria Schneider (purtroppo venuta a mancare da poco), dove il sesso è visto come unica risposta possibile, ma non definitiva, al conformismo del mondo circostante; i protagonisti di questo film, come quelli che seguiranno, sono esseri alla deriva, quasi sbandati, la cui unica via d’uscita è la trasgressione.
Bertolucci aumenta la sua popolarità con le opere successive: da Novecento (1976), che si avvale di un prestigioso cast internazionale (Robert De Niro, Gerard Depardieu, Donald Sutherland, Sterling Hayden, Burt Lancaster e Dominique Sanda) a La luna (1979), in cui affronta temi forti come la droga e l’incesto, fino a La tragedia di un uomo ridicolo (1981), con Ugo Tognazzi. Nel 1987 dirige L’ultimo imperatore, un grande successo internazionale che si aggiudica ben nove premi Oscar, tra cui quelli per il miglior film e la migliore regia. In seguito Bertolucci torna a girare riprendendo le sue predilette tematiche intimiste con risultati alterni di critica e pubblico, a partire da Il Piccolo Buddha del 1993 a Io ballo da sola (1996), con una giovanissima Liv Tyler, fino ad arrivare a The Dreamers (2003), che ripercorre una vicenda di passioni politiche e rivoluzioni sessuali di una coppia di fratelli nella Parigi del 1968.
L’ultimo riconoscimento ricevuto (per ora) in Italia dal regista risale al 2007, quando gli viene assegnato il Leone d’Oro alla carriera alla Mostra del Cinema di Venezia.

NON TUTTI SANNO CHE
Bernardo Bertolucci
è stato anche attore. Ha preso parte a Golem, Lo spirito dell’esilio (1992), diretto da Amos Gitai, con nel cast anche Vittorio Mezzogiorno e Hanna Schygulla. Nel film, al quale il regista parmense ha preso parte più che altro per via dell’amicizia personale che lo legava a quei tempi a Gitai, Bertolucci interpretava un liquidatore fallimentare.

TUTTA LA FILMOGRAFIA DI BERNARDO BERTOLUCCI

REGISTA

  • La teleferica (1956) – cortometraggio
  • La morte del maiale (1957) – cortometraggio
  • La commare secca (1962)
  • Prima della rivoluzione (1964)
  • Il canale (1966) – documentario
  • La via del petrolio (1967) – serie tv
  • Il sosia (1968)
  • Amore e rabbia (1969)
  • Il conformista (1970)
  • Strategia del ragno (1970)
  • La salute è malata (1971) – documentario
  • Ultimo tango a Parigi (1972)
  • Novecento (1976)
  • La luna (1979)
  • La tragedia di un uomo ridicolo (1981)
  • L’addio a Enrico Berlinguer (1984)
  • L’ultimo imperatore (1987)
  • 12 registi per 12 città (1989) – documentario
  • Il tè nel deserto (1990)
  • Piccolo Buddha (1993)
  • Io ballo da sola (1996)
  • L’assedio (1998)
  • Ten minutes older: the cello (2002) – cortometraggio
  • The Dreamers (2003)

Il dvd speciale “Anniversary Edition” che uscirà il prossimo 23 marzo, per la prima volta anche in Blu-Ray


Qui sotto la famosa scena “scandalosa” di Ultimo Tango a Parigi con Maria Schneider e Marlon Brando


Una scena di Novecento – Povertà estrema


Una clip di L’ultimo Imperatore – L’incoronazione


Guarda l’intervista a Bernardo Bertolucci tratta dai contenuti extra del Dvd e Blu-ray di Novecento

Guarda un’altra clip dell’intervista a Bernardo Bertolucci, tratta dagli extra di Dvd e Blu-ray di Novecento


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