Bohemian Rhapsody: il film sui Queen che Freddie Mercury avrebbe amato. La recensione

Una trascinante cavalcata nella musica dei Queen, con un mimetico e volenteroso Rami Malek nei panni del Dio della musica anni Ottanta

Bohemian Rhapsody, la recensione

Di Bohemian Rhapsody si parla da tantissimo tempo. L’attesissimo biopic su Freddie Mercury, il leader dei Queen, è uno dei progetti più travagliati della storia del cinema americano recente: una patata bollente che ha richiesto molti anni di lavorazione (addirittura venticinque, in totale) e tanti cambiamenti in corsa, tra disguidi produttivi e lunghe attese. C’era dunque notevole attesa intorno al film finito, che arriverà nelle sale italiane il prossimo 29 novembre accompagnato da grandissima curiosità.

Alla regia c’è Bryan Singer, cineasta che ha frequentato a più riprese la saga degli X-Men. Un problema con la produzione che l’ha visto coinvolto (si parla di un’assenza ingiustificata di una settimana) non gli ha impedito tuttavia di firmare il film, anche se nelle ultime fasi delle riprese è stato sostituito in corsa da tale Dexter Fletcher. Un passaggio di consegne impercettibile, anche perché i veri ispiratori dell’operazione, nonché i garanti della sua compattezza e omogeneità, sono sempre stati Brian May e Roger Taylor, membri di punta della band originale e produttori esecutivi.

Bohemian Rhapsody, in tal senso, offre agli spettatori e soprattutto ai fan un compendio della storia del gruppo e del suo leggendario frontman: un grande contenitore  equamente diviso tra intrattenimento e sentimento, come tutti i film biografici da Oscar di questo tipo.

Di seguito potete trovare la sinossi ufficiale di Bohemian Rhapsody e, in fondo all’articolo, trovate il link per leggere la nostra recensione nel dettaglio. 

Bohemian Rhapsody, il film diretto da Bryan Singer e Dexter Fletcher, è una coinvolgente celebrazione dei Queen, della loro musica e del loro leggendario frontman Freddie Mercury (Rami Malek), che sfidò gli stereotipi e infranse le convenzioni, diventando uno degli artisti più amati al mondo. Il film ricostruisce la meteorica ascesa della band attraverso le sue iconiche canzoni e il suo sound rivoluzionario, la sua crisi quasi fatale, man mano che lo stile di vita vita di Mercury andava fuori controllo, e la sua trionfante reunion alla vigilia del Live Aid, quando Mercury, afflitto da una gravissima malattia, condusse la band in una delle performance più grandiose della storia del rock. Facendo questo, il film cementa l’eredità di una band che è sempre stata più di una famiglia e che continua ancora oggi a ispirare gli outsider, i sognatori e gli appassionati di musica.

BOHEMIAN RHAPSODY: LA NOSTRA RECENSIONE DEL BIOPIC SU FREDDIE MERCURY

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