Brad Pitt si scaglia contro Troy: «Dopo quel film, mi sono promesso di fare solo cose di qualità»

Il kolossal del 2004 ha aperto gli occhi al divo

Brad Pitt

Nella vita di un attore, prima o poi arriva quel film che lo costringe a ripensare a tutta la sua carriera, facendogli desiderare fortemente di cambiare rotta. Ebbene, sappiate che per Brad Pitt quel film è stato Troy, kolossal del 2004 diretto da Wolfgang Petersen.

Ha dichiarato Brad: «Quel film mi ha fatto veramente pensare. Ho dovuto fare Troy perché – suppongo che adesso posso dirlo – mi ero tirato fuori da un altro film e dovevo fare qualcosa per gli studios. Quindi ero stato messo in Troy. Non è stato doloroso, ma mi ero accorto che il modo in cui quel film veniva raccontato non era ciò che volevo. Ho fatto anch’io degli errori. Che cosa sto cercando di dire su Troy? Non riuscivo a uscire dal centro dell’inquadratura. Mi faceva impazzire. Sono stato viziato da David Fincher. Non ho nulla contro Wolfgang Petersen, Das Boot è uno dei migliori film di sempre. Ma Troy è diventato tipo un film commerciale. Ogni inquadratura diceva, “Ecco l’eroe!”. Non c’era alcun mistero. Quindi, in quel periodo ho preso la decisione d’investire solamente in storie di qualità. È stato un momento decisivo».

Evidentemente, il divo ha proprio imparato la lezione, dato che dopo Troy, l’abbiamo visto al centro di acclamate opere come Babel di Inarritu, Bastardi senza gloria e C’era una volta… a Hollywood di Quentin Tarantino, Burn After Reading dei fratelli Coen, L’arte di vincere di Bennett Miller e The Tree of Life di Terrence Malick. Insomma, film che hanno fatto il giro di prestigiosi Festival e che sono stati insigniti di importanti riconoscimenti. La prossima mossa di Brad? Stando alle ultime news, il nostro è in trattative per entrare nel cast di Babylon, nuovo attesissimo film di Damien Chazelle!

Fonte: NYT

© RIPRODUZIONE RISERVATA