Child 44 bandito in Russia: «Descrive i sovietici come una massa di orchi»

Il film rappresenterebbe il popolo con una lettura negativa e imperdonabile. Da noi uscirà il 30 aprile

Nella Russia sovietica la scomparsa di 43 bambini fa brancolare nel buio la polizia. Il regime ostruisce le indagini, negando l’accaduto, ma Leo Demidov, una delle migliori menti dei servizi segreti, decide di iniziare una sua indagine. Child 44, prodotto da Ridley Scott, e interpretato da Tom Hardy, Noomi RapaceVincent CasselJoel Kinnaman e Gary Oldman è l’adattamento cinematografico del romanzo omonimo di Tom Rob Smith.

Uscirà da noi il 30 aprile, ma in Russia l’hanno vietato. Per il governo e il suo portavoce, il Ministro della Cultura, si tratta di «una distorsione storica dei fatti, che dipinge i sovietici come una sottocategoria umana immorale, una massa di orchi assetati di sangue, una massa di spiriti malvagi». La Russia come Mordor, questa l’accusa che ha portato i vertici a rifiutare di mostrare la pellicola sul suolo nazionale, soprattuto dopo che il film sarebbe uscito in prossimità della ricorrenza della sconfitta delle armate naziste da parte dei sovietici.

L’accusa di rappresentazione paranoica delle vicende della Guerra Fredda e delle condizioni dei cittadini è dunque imperdonabile. Dal trailer, le atmosfere di Child 44 ci sembravano fosche e drammatiche. Quanto alla connotazione del popolo russo, lasciamo a voi il verdetto:

Fonte: Variety

© RIPRODUZIONE RISERVATA