Ghost in the Shell, Scarlett Johansson risponde alla critiche sul suo casting

Diretto da Rupert Sanders, l’adattamento del manga di Masamune Shirow uscirà nelle nostre sale il 30 marzo 2017

A Hollywood negli ultimi tempi non si fa altro che parlare di whitewashing, un termine slang riadattato all’ambito cinematografico che indica un personaggio, originariamente non caucasico, che viene però interpretato al cinema da un attore/attrice bianca. L’ultima controversia è nata quando Scarlett Johansson è stata scelta per interpretare il Maggiore Motoko Kusanagi in Ghost in the Shell.

Basato sull’omonima trasposizione dell’acclamato manga di Masamune Shirow, poi trasformato in un anime da Mamoru Oshii, in ogni adattamento di Ghost in the Shell l’agente Kusanagi è sempre stata ritratta come asiatica. Almeno fino a quando la Johansson non è stata scelta per il ruolo nel film diretto da Rupert Sanders. Ora l’attrice risponde alle critiche sul suo casting in una recente intervista con Marie Claire: «Non oserei mai recitare nei panni di una persona di un’altra razza. La diversità è molto importante a Hollywood, e non vorrei mai interpretare un personaggio che sia offensivo. Inoltre, avere un franchise con una protagonista femminile è un’opportunità molto rara. Certo, ne sento la pressione, il peso di un bene così grande sulle mie spalle».

Cosa ne pensate? Nella gallery qui in calce trovate parte del servizio fotografico dell’attrice per Marie Claire.

Vi ricordiamo che Ghost in the Shell arriverà in Italia il prossimo 30 marzo.

Fonte: Marie Claire

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