Il cinema italiano alla (ri)conquista del mondo

Checco Zalone batte Avatar. Robert De Niro recita per Veronesi. Sorrentino arruola Sean Penn. Virzì è arrivato a un passo dagli Oscar. Vallanzasca si vende in America. Servillo vola fino a New York con il caso Parmalat. E Moretti punta a vincere Cannes. Il nostro cinema guarda di nuovo oltre i confini nazionali…

L’Italia s’è desta, almeno al cinema. Registra numeri da record al botteghino, riempie i giornali di pezzi sul nuovo corso della commedia all’italiana, rilancia polemiche internazionali che si credevano sepolte dai tempi di Federico il grande, quando Hollywood era sul Tevere e le produzioni nostrane incassavano Oscar e Palme d’oro. Le cifre stratosferiche che hanno segnato questo passaggio d’anno parlano da sole: Checco Zalone mentre scriviamo veleggia verso i 45 milioni di euro col suo Che bella giornata, ma c’è anche – tornando indietro di pochi mesi – Claudio Bisio “benvenuto al Sud” (quasi 30 milioni di incasso), fino all’Antonio Albanese alias Cetto La Qualunque (ancora nelle sale mentre andiamo in stampa e verso i 10 milioni). Tutte facce di una generazione di commedianti nuova e però per nulla “immatura”, per dirla col titolo di un altro film che ha decisamente sorpreso nell’esito al box office (Immaturi di Paolo Genovese, anch’esso ben oltre i 10 milioni); e segno che una nuova commedia all’italiana ormai conquista il cuore (e il portafogli) degli spettatori, una commedia meno sguaiata nella scrittura (le ultime Feste cinematografiche tricolori segnalano del resto anche il primo vero colpo d’arresto del cinepanettone di De Sica & Co., con Natale in Sud Africa “fermo” a 18,5 milioni) e arricchite da confezioni più attente e curate, nella scrittura come nella regia, nella fotografia, nelle colonne sonore. (Foto Kikapress)

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Sotto, due dei film che puntano a rilanciare il cinema italiano anche all’estero: Il gioiellino di Andrea Molaioli, ricostruzione romanzata del crac Parmalat, e This Must Be the Place di Paolo Sorrentino, con Sean Penn nei panni di una drag queen




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