Intervista a Lady Madonna

A tu per tu con la pop-star, che debutta nelle sale italiane con il secondo film da regista W.E.. - Edoardo e Wallis

Abito velour nero e crocifisso di diamanti al collo (praticamente il suo marchio di fabbrica), Madonna Louise Veronica Ciccone, a quasi 54 anni ha ancora una buona dose di sex appeal da spendere. Con nulla fuori posto o lasciato al caso, non è troppo lontana dalla protagonista del suo secondo film da regista, W.E. – Edoardo e Wallis, ovvero il racconto della storia d’amore tra l’americana divorziata Wallis Simpson e il re Edoardo di Windsor, che per amore suo rinunciò al trono, come raccontava anche il premio Oscar Il discorso del re.

Istrionica, sorridente e un po’ vamp, come le è sempre piaciuto essere, ha il viso un po’ tirato per l’anno difficile che ha passato, tra preparazione del film, dell’album e del nuovo tour. Nell’incontrarla si sente la personalità forte di un’icona che ha sedotto più di una generazione, ma anche i timori e le incertezze di un’artista che nelle vesti di regista in fondo non è che una semiesordiente. Oscillante tra gusto vintage e hi tech, passato e futuro, proprio come nel film in cui ci sono due protagoniste – la Wallis autentica e una Wallis del presente che desidera un figlio a tutti i costi –, Madonna vorrebbe compiere una summa tra opposti estremi.

Ci viene incontro sorridente, facendosi aria con un ventaglio, circondata da un plotone di press agent e bodyguard. Non resistiamo a non chiederle qual è il suo segreto…

Come fa a essere sempre così in forma? È grazie alla meditazione, alla religione, alla sua condotta di vita…
«Quando fai questo lavoro devi avere solide fondamenta: anima, mente e corpo molto saldi. W.E. è un’operazione forte, e le mie fondamenta dovevano essere forti. È come essere il capitano di una nave e sapere sempre dove andrai, per poter guidare anche gli altri. Mi alleno da una vita a ciò, ogni giorno».

Cosa l’ha attratta nella storia di Wallis Simpson al punto da farne un film?
«Quando mi sono trasferita in Inghilterra, mi sentivo spaesata. Avevo bisogno di distrarmi e di conoscere meglio il posto in cui avevo deciso di vivere, così ho letto una biografia di Edoardo VIII. All’epoca tutti si scandalizzarono, perché lui aveva rinunciato al regno per Wallis, io invece volevo comprendere a cosa avesse rinunciato lei per amore di Edward. Ecco qual è il punto di vista del mio film, della mia Wallis».

Lei rinuncerebbe mai al suo “trono” per un uomo o per una donna?
«Perché dovrei rinunciare a qualcosa quando posso avere tutti e due, anzi, tutti e tre? (ride, ndr.)»

(Foto Getty Images)

Leggi l’intervista completa su Best Movie di giugno.

© RIPRODUZIONE RISERVATA