J.K. Rowling non riesce a perdonarsi la morte di un personaggio di Harry Potter

Ogni scrittore ha il suo rimpianto, su Pottermore la "mamma" del maghetto più amato della storia racconta il suo

Siamo tutti concordi che tra le morti più dolorose di Harry Potter ci sono senza dubbio quella di Silente e quella di Piton. Quanti di noi si sarebbero aggrappati alla più vana delle speranze pur di vederli vivere ancora? J.K. Rowling, invece, nonostante reputi la loro morte tragica, riconosce quanto sia l’una, sia l’altra fossero necessarie in termini narrativi. Contro ogni aspettativa, c’è invece un personaggio che rimpiange di aver dovuto eliminare, un personaggio che forse a molti di noi è passato del tutto inosservato.

Proprio su Pottermore, dove ogni giorno fino al 23 dicembre la scrittrice pubblicherà un racconto dedicato al maghetto più famoso della storia, J.K. Rowling ha ammesso di essere ancora crucciata per il rapimento e la morte di Florean Fortescue, il proprietario della gelateria di Diagon Alley dove Harry e i suoi amici hanno passato gran parte dei loro pomeriggi liberi. Nelle intenzioni originarie della scrittrice, il personaggio sarebbe stato decisivo nell’aiutare Harry a trovare i Doni della Morte. Il problema è tuttavia sorto, nel momento in cui nell’economia della vicenda una situazione di questo tipo doveva essere affidata ad un personaggio più forte in termini narrativi.

Accantonate le simpatie personali, la Rowling avrebbe dunque puntato su Phineas Nigellus Black, l’ex preside di Hogwarts che, grazie ai suoi ritratti in casa Black e nell’ufficio di Silente, riesce ad avvertire Harry e i suoi amici.

«Ancora non me lo perdono», ha insistito la Rowling: «mi sembra di averlo fatto rapire e uccidere senza avere una buona ragione. Non è certo il primo mago che Voldemort uccide perchè sa troppo o troppo poco, ma è l’unico di cui mi pento, in questo caso è stata tutta colpa mia».

A essere onesti, quanti di noi si ricordano la vicenda di questo personaggio secondario? Come ammette lei stessa, non si è trattato nè della prima nè dell’ultima vittima di Colui-che-non-può-essere-nominato e certamente, per quanto ci riguarda, ci sono stati protagonisti che rimpiangiamo di più e a cui ci eravamo affezionati già solo per la loro maggiore caratterizzazione nella saga.

Fonte: THR

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