«Linguaggio esplicito, scene di sesso, niente censure» Ludovico Bassegato racconta gli adolescenti in Skam-Italia

In occasione del Napoli Comicon, abbiamo discusso con gli attori protagonisti e il regista della web-serie teen che spopola sui social

Skam, cioè vergogna. Questa parola norvegese, ormai conosciuta dagli adolescenti di mezzo mondo, deve la sua fortuna a una web-serie omonima, nata in Norvegia e in pochi anni diventata fenomeno mondiale.

A renderla così popolare la capacità di saper raccontare il mondo degli adolescenti – i protagonisti sono un gruppo di liceali – senza finzioni o barriere, con un linguaggio e una purezza che sono gli stessi dei ragazzi che racconta. A farne una novità poi, è anche la molteplicità dei media sui quali lo show è fruibile: i protagonisti di Skam hanno infatti preso vita sui social (con profili creati ad hoc) e le loro conversazioni, i loro post, erano quotidianamente postati sul sito che metteva in onda lo show, permettendo una vicinanza inedita con gli spettatori.

La formula ha funzionato al punto che ci sono stati più adattamenti in Europa e America, e da fine marzo, è in onda su Tim Vision – che l’ha anche prodotta – Skam-Italia.

A decidere di portarla a casa nostra è stato Ludovico Bessegato, che convinto delle potenzialità e dell’adattabilità di un prodotto del genere è volato in Norvegia e per un anno ha lavorato alla scrittura dello show. Ha scelto poi per i protagonisti principali (come per l’originale la serie è corale, ma in ogni stagione il focus è su un singolo personaggio) i giovani (e bravi) Ludovica Martino e Ludovico Tersigni. Sono loro Eva e Giovanni.

Li abbiamo incontrati, assieme al regista, al Napoli Comicon, e gli abbiamo fatto qualche domanda.

Ludovico, tu di serie vivi da anni (è appena andata in onda Il Cacciatore, dov’era produttore creativo n.d.r), cosa ti ha fatto pensare che l’Italia fosse pronta per un esperimento del genere?

Appena ho scoperto il fenomeno mi sono messo in moto. Sono stato fortunato perché fino a quel momento nessuno in Italia si era interessato ai diritti per un adattamento. Siamo andati in Norvegia e stretto l’accordo. La seconda fortuna è stata poi Tim Vision, che ha creduto nel progetto e ci ha dato libertà. Fare Skam e rifarlo senza tradire l’originale significava raccontare gli adolescenti come non s’è mai fatto fino a ora: linguaggio esplicito, scene di sesso, niente censure.

Skam è innovativa non solo perché parla ai giovani come parlano i giovani, ma perché vive sul web e sui social. I protagonisti hanno un profilo che aggiornano continuamente. Voi attori non vivete uno sdoppiamento della personalità? Uscite mai dal personaggio?

Ludovico Tersigni: allo sdoppiamento delle personalità sono abituato, dentro di me vivono almeno in quindici. Poi io personalmente sono fortunato, non uso molto i social, e il profilo di Giovanni non è gestito da me.

Ludovico Bessegato (Regista): Non sono i ragazzi a gestire gli account dei personaggi. Durante il set avevamo una persona interamente dedicata allo sviluppo dello storytelling social che si sviluppa in parallelo allo show. Abbiamo creato quasi tutti i contenuti che vanno online di giorno in giorno nel periodo delle riprese, terminato lo scorso dicembre. Ogni chat, foto, post, è stato scritto assieme alla sceneggiatura, io da regista io ho il controllo completo del prodotto.

Ludovica Martino (Eva): Io oggi utilizzo i miei social normalmente, ma seguo quello del mio personaggio. Credo che la loro presenza sociale in qualche modo arricchisca la serie. Non mi fa paura rimanere incollata ad ecco, essere confusa con Eva. Anzi per ora quando capita mi fa piacere, Eva mi piace.

Il resto dell’intervista lo troverete sul numero di Best Movie di giugno, all’interno del reportage dal Napoli Comicon.

 

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