Peterloo, l’ultimo film del grande cineasta Mike Leigh, racconta gli eventi che ruotano intorno al famigerato massacro del 16 agosto 1819, quando un raduno pro-democratico al St. Peter’s Field di Manchester fu affogato nel sangue e troncato da una dura repressione. Circostanze che lo rendono uno degli episodi più cruenti e sanguinosi mai accaduti in Gran Bretagna, con in più di un risvolto e di una ricaduta (influenzò, tra l’altro, anche la fondazione del Guardian).
Leigh, pluripremiato regista britannico, ci ha regalato in più di un’occasione dei ritratti sentiti e sofferti, di rara lucidità e insieme umanissimi, della classi sociali più umili e dei loro bisogni. In quest’occasione il fulcro del discorso è la tensione dialettica tra le istanze proletarie, raffigurate tra momenti di quotidianità lavorativa e tensioni di protesta contro l’aumento della povertà, e la rappresentazione di un potere sordo e spavaldo, del quale non ci vengono risparmiati i contraccolpi più ridicoli.
Peterloo, affresco storico della durata di 154′, dopo la presentazione in concorso all’ultima Mostra del cinema di Venezia è arrivato nelle sale italiane distribuito da Academy Two.
Di seguito trovate la sinossi ufficiale e, in fondo all’articolo, il link per leggere la nostra recensione nel dettaglio.
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