Rai Cinema e Cinecittà Luce insieme per 10 film

I due gruppi cinematografici pubblici hanno trovato un accordo. Prima opera: Corpo Celeste di Alice Rohrwacher, oggi presentato con successo a Cannes

Rai Cinema e Cinecittà Luce hanno trovato un accordo. Obiettivo: produrre insieme dieci opere prime e seconde di qualità in due anni. Lo hanno annunciato a Cannes, ad alcuni giornalisti del settore, Paolo Del Brocco, amministratore delegato di Rai Cinema, e Luciano Sovena (nella foto), amministratore delegato di Cinecittà Luce.

Le due aziende lavorano insieme già da anni – da I cento passi di Marco Tullio Giordana ai più recenti Private di Saverio Costanzo, Saimir di Francesco Munzi, La siciliana ribelle di Marco Amenta, 20 sigarette di Aureliano Amadei – ma ora hanno deciso di stringere un accordo preciso, frutto della decisione di aumentare la  collaborazione reciproca per realizzare circa dieci film in due anni. «Rai Cinema – ha spiegato Del Brocco – farà da coproduttore, mentre sarà Cinecittà Luce a distribuire questi film. Ma noi seguiremo fin dall’inizio i progetti, rafforzando una sinergia che farà bene anche alle vendite internazionali, alla presenza ai festival e al lancio dei singoli titoli. Non è un accordo formale ma di sostanza, per aiutare un tipo di film che fatica sul mercato ma che può far emergere nuovi talenti (mission di entrambe le aziende), dare soddisfazioni nei festival e a livello internazionale». Del Brocco ha sottolineato che questo sarà «un progetto molto utile per autori, attori, fondi pubblici che spesso sostengono questi film e che così non vengono sprecati. Un’operazione virtuosa e organica, che speriamo ottenga buoni risultati».

Anche se l’accordo è stato sancito solo oggi a Cannes, il primo film era già pronto da tempo: Corpo celeste di Alice Rohrwacher, presentato con grande successo alla Quinzaine des realisateurs e che uscirà nei cinema italiani il 27 maggio. Seguiranno Sette opere di misericordia dei fratelli De Serio (documentaristi alla loro opera prima) e il documentario Piazza Garibaldi di Davide Ferrario che, come ha spiegato Paolo Brancaleoni di Rai Cinema, «ripercorre il viaggio di Garibaldi lungo l’Italia, cercando di indagare le trasformazioni del Paese e degli italiani».

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