Resurrezioni sullo schermo: quando la morte di un attore non ferma un film. La gallery

Da Brandon Lee a Paul Walker: le tecniche per riportare un attore defunto in vita sul grande schermo

Alla domanda “Cosa resta del corpo dopo la morte?”, il mondo digitale potrebbe rispondere «Un mare di pixel».

Se il cinema annullava sin dalle origini il problema della fine della materia, aggirandolo attraverso l’atto di immortalare un’immagine e quindi di renderla eterna, oggi è la morte stessa a non rappresentare più un pericolo, a poter essere neutralizzata dall’immagine digitale.

In termini assoluti, è quello che è accaduto a Fast & Furious 7, dove il ricorso alla CGI, ha permesso una ricostruzione fedele e talmente realistica di Paul Walker, da non rendere più distinguibili i due tipi di immagine e le loro sorgenti. C’è da dire che da un punto di vista estetico, è la natura stessa dell’immagine digitale a poter fare a meno della realtà analogica, in quanto riproducibile attraverso catene informatiche di codici: quindi, è la stessa immagine di Paul Walker da vivo a non avere nulla di diverso da quella ricostruita post mortem. Ma questo processo oggi così perfettamente mimetico da preludere a un futuro in cui i corpi degli attori, grazie a scansioni 3D, possono essere archiviati e utilizzati come campionature, ha inizio ben prima dell’avvento del digitale con escamotage molto più rudimentali.

La morte dietro il grande schermo è un fenomeno che ha colpito diverse produzioni lungo tutta la storia del cinema. Le soluzioni adottate per la risurrezione degli attori, sulla base dei progressi dell’epoca, sono state variabili e dettate da diversi fattori: i costi e il budget, lo sviluppo tecnologico, il materiale di footage a disposizione. Con una carrellata che ripercorre gli esempi più celebri della storia del cinema e delle serie tv, abbiamo dunque raccontato nella gallery che segue le tecniche e le modalità di ricostruzione di un attore dopo la morte. Dal cinema in bianco e nero a quello ipertrofico e adrenalinico di Fast & Furious.

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