Robert Pattinson, tra Cosmopolis e Bel Ami: grande attore o mito passeggero?

Il nostro sondaggio, in occasione dell'uscita del dramma in costume, e in attesa del film di Cronenberg

Arriva venerdì nella sale Bel Ami, dramma in costume tratto un celebre romanzo di Guy de Maupassant (datato 1885), storia di un ex-soldato brillante, arrivista e spregiudicato, che non esita a passare sopra i sentimenti di tre donne per compiere la sua scalata nell’alta società parigina. Nella nostra recensione del film, in sala da venerdì prossimo – 13 aprile – abbiamo manifestato qualche perplessità sulla performance di Robert Pattinson nel film, in cui spiccano invece le interpretazioni di Uma Thurman e Kristin Scott-Thomas.
Consapevoli che molti non condivideranno questa analisi, sfruttiamo allora l’uscita del film per proporvi una riflessione – con sondaggio annesso – sulla carriera dell’attore, a pochi mesi dalla definitiva conclusione della Twilight Saga su grande schermo.

Considerato da molti il nuovo James Dean, forse per affinità fisica, forse per l’aura da bellissimo-e-tormentato che gli ha garantito il ruolo del vampiro gentiluomo Edward, Robert Pattinson sembra essere giunto ad una svolta. Dopo alcuni ruoli ritagliati su misura dal marketing cinematografico per alimentarne il mito romantico – vedi Remember Me e Come l’acqua per gli elefanti, discreti ma non eccezionali successi di botteghino – la sua carriera sembra ora essersi orientata verso il cinema d’autore, a partire proprio da Bel Ami e fino all’imminente Cosmopolis (in uscita da noi, è notizia di ieri, il 25 maggio, quasi in contemporanea con Cannes: guarda il trailer). E quando parliamo di Cosmopolis parliamo dell’immaginario disturbato e disturbante di un regista di culto come David Cronenberg, che di Pattinson, durante le riprese, è rimasto entusiasta.

Quel che vi chiediamo, dunque, è se pensate che il bel Robert sia un fuoco di paglia, destinato ben presto a scomparire dall’immaginario cinefilo, oppure se la sua carriera sia soltanto all’inizio, magari destinata ad una svolta duratura nel cinema d’autore, come accaduto ad esempio a Di Caprio. Votate e, se vi va, lasciate un commento in coda all’articolo. E naturalmente tornate a dirci quel che pensate  dopo aver visto Bel Ami…

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