Arriva dalla Finlandia la nuova tendenza in fatto di urban fantasy: stiamo parlando di Nymphs, la nuova serie televisiva che mescola elementi della mitologia classica in chiave contemporanea. La serie è incentrata su Didi Tasson (Sara Soulié) diciasettenne la cui vita viene sconvolta dopo la morte prematura del fidanzato, e la conseguente scoperta di non appartenere al genere umano ma di essere una ninfa. La rivelazione le arriva da due sue “simili” Nadia Rapaccini e Kati Ordana, che la aiuteranno insegnandole le regole per affrontare la sua nuova esistenza. Una gara alla sopravvivenza, non solo contro la morte ma anche contro i Satiri che le danno la caccia, essendo Didi la leggendaria ninfa che condurrà tutte le altre verso la libertà.
La mitologia e il tema del fantasy sono riportati ad una matrice più classica, tirando in gioco elementi fondamentali come le figure delle ninfe e dei satiri. Lo sforzo è encomiabile e il risultato è un prodotto in grado di competere con le produzioni statunitensi, almeno sul piano dell’originalità. La serie andrà in onda su Sky Uno a partire dal 29 ottobre e sarà successivamente on air anche negli Stati Uniti. In occasione del Roma Fiction Fest la protagonista Sara Soulié, Michela Barbiero di Sky Uno e il responsabile dell’edizione italiana Carlo Cavazzoni sono intervenuti in conferenza stampa. Ecco cosa ci hanno raccontato.
Come è stato interpretare questo ruolo e qual è stato il lavoro sul tuo personaggio?
Sara Soulié: «Ho studiato e pensato a Didi immaginando che cosa possa significare per un’adolescente come tante scoprire di non essere una ragazza come tutte. Questo è stato il mio primo approccio sul personaggio di Didi. Capire le sue emozioni, la sua ansia, le sue paure e l’aggressività che la contraddistingue».
L’ingresso di Glee nel palinsesto si Sky Uno ci aveva anticipato un cambio di strategia da parte del network, e Nymphs ce lo conferma. Come mai questa scelta?
Michela Barbiero: «Abbiamo aggiustato il tiro puntando sulle nuove generazioni. Noi abbiamo già programmi rivolti ai più giovani, tra cui appunto Glee ma anche X Factor. Nymphs ci ha colpito per l’originalità, l’alta qualità, per essere interamente europea e per la presenza di un cast prettamente femminile. Sembrava perfetta per la nuova veste di Sky Uno. La storia è intrigante e il livello produttivo molto alto. Una volta tanto non arriviamo dopo ma primi nella scelta e nello scoprire prodotti nuovi ed efficienti come questo!»
Come ha curato l’edizione italiana?
Carlo Cavazzoni: «La versione italiana di Nymphs andrà in onda su Sky Uno il 29 ottobre. Per quanto concerne l’edizione io mi sono occupato insieme a Mariapia di Meo della scelta delle voci e della selezione dei doppiatori. La serie ci ha colpito molto, ha un incipit eccezionale ed è intrigante sin dal primo episodio, una cosa importante per una serie tv che deve sempre partire col botto. Volevamo creare un doppiaggio che fosse all’altezza della serie e c’è stato un casting molto curato. Prima di arrivare a scegliere la voce giusta per ogni personaggio abbiamo fatto molti test con i doppiatori per decidere quelli giusti. Sarà il pubblico a giudicare, ma noi siamo sicuri del risultato».
In Nymphs, una serie dedicata agli adolescenti troviamo anche scene ad alto contenuto sessuale. Che messaggio ne possono trarre i giovani a riguardo?
MB: «Non ho trovato il sottotesto sessuale né morboso né scandaloso, sono elementi che riscontriamo in tutti i prodotti che guardano sia giovani che gli adulti. Non abbiamo trovato nulla che possa essere offensivo. Il compito della serie è di divertire non di trasmettere messaggi circa queste tematiche in particolare».
Come mai ai giovani piace il fantasy? Cosa trovano in questo genere che non riscontrano nella realtà?
SS: «Una via di fuga dalla realtà stessa, questo è uno degli intenti dell’entertainment fantasy. Credo che la componente magica e la mitologica affascinino, perché costituiscono un extra alla realtà e questo rende l’interesse alto per questo genere di prodotti audiovisivi».
Qual è il suo rapporto con la mitologia?
SS: «La mitologia è una parte importante della cultura scandinava. Io ho studiato in Finlandia ma sono sempre stata molto affascinata dalla mitologia greco romana. Ogni dio ha qualcosa che mi piacerebbe avere, un potere o un’abilità particolare».
Ci sono state influenze nordeuropee nel trattare la mitologia greco romana su cui si basa la serie?
SS: «La mitologia di cui parla Nymps è quella greco romana. L’influenza scandinava presente è nel modo in cui abbiamo girato e recitato, visto che siamo tutti finlandesi».
Dal Nord Europa arrivano molte buone serie. Il format è in qualche modo stato notato anche oltreoceano?
MB: «Si, ci sono stati degli interessi da parte di network statunitensi e infatti la serie a breve andrà in onda anche li».
CC: «Noi siamo i primi, oltre la Finlandia, a trasmettere Nymphs, poi verrà la Germania. C’è molto interesse intorno a questa serie tant’è che è in fase di produzione la seconda stagione».
A tal proposito ci sarà anche un film tratto dalla serie. Interpreterai sempre tu la protagonista?
SS: «Si ci sarà un adattamento cinematografico di Nymps ma stanno ancora lavorando allo script e quindi non si sa ancora niente sul cast».