Ghost Rider: Spirito di vendetta: la recensione di MatteG3

Dopo una lunga pausa ritorna l’antieroe Ghost Rider, in stile cinecomic, in un film di Mark Neveldine e Brian Taylor.
Ghost Rider: Spirito di vendetta è il titolo attribuito a questo nuovissimo “Movie” interamente in 3D (si fa per dire).
Il personaggio principale, ovvero Nicolas Cage, nei panni del motociclista più spietato del momento è tornato a seminare il terrore.
Nel film il nostro eroe si troverà a dover salvare un bambino, la cui vita sarà messa molto in pericolo… Da chi? Dal diavolo in persona!
Personaggio secondario è Nadya (Violante Placido) nei panni della madre del bambino.
Non mancano i nemici ad ostacolare e complicare la missione del Ghost Rider…
Le riprese in cui vediamo dei veri e propri paesaggi in 3D sono sparse qua e là, ma, nonostante tutto questo impegno il film risulta essere abbastanza complicato da capire ad una prima e sola visione.
Il 3D sembra mancare, non ci sono effetti degni a mostrarcelo e rendere il film impressionante come altri, tipo (il più famoso) Avatar.
In Ghost Rider lo spettatore si trova ad aspettare qualcosa che non arriverà mai.
In conclusione il film poteva essere prodotto anche senza l’aiuto della terza dimensione.
Nonostante tutto, il film è nettamente superiore al primo capito. Se il 3D avesse fatto la sua parte e la trama sarebbe stata meno complicata e più scorrevole il film sarebbe stato perfetto.

© RIPRODUZIONE RISERVATA