Hunger Games: la recensione di Killerqueen

Credo che il film di Hunger Games sia riuscito ad avvicinarsi molto al livello del libro. Ho scoperto la saga non più di un mese e mezzo fa e me ne sono innamorata a tal punto da leggere il primo libro in meno di ventiquattr’ore e Catching Fire in poco più.
Rispetto al libro ci sono diverse piccole differenze che tuttavia non mi hanno reso la visione meno piacevole. Quella che ho trovato più disturbante è stata la parte relativa alla spilla: nel libro era un regalo da parte di un’amica, nel film Katniss la regala a Prim promettendole che non le accadrà niente di brutto, eppure sua sorella verrà estratta a sorte con un solo bigliettino con il proprio nome. La domanda che penso che ognuno di noi si sia fatto è: che razza di portafortuna può essere un oggetto che ha portato solo una sfiga allucinante?
Il gesto delle tre dita non viene poi spiegato in alcun modo. Questa è una delle numerose parti che possono risultare di difficile comprensione per chi non ha letto il libro.
Una delle parti che ho trovato invece migliori rispetto al romanzo è Capitol City. Nel film la capitale è immersa in un tripudio di colori e si capisce ancora meglio lo spirito degli abitanti della capitale nel periodo degli Hunger Games, come per esempio durante la brevissima scena in cui due bambini giocano con delle armi fingendo di ammazzarsi a vicenda.
Nel libro era Katniss a narrare, quindi il dietro le quinte era impossibile da conoscere. Nel film diventa invece possibile conoscere meglio personaggi come Seneca Crane e il team degli strateghi. Ho trovato molto ben fatti anche i dialoghi tra Seneca e il presidente Snow, in questo modo si capiranno meglio i motivi che condurranno a un fatto che nel film viene mostrato verso la fine e che nei libri era rimandato fino all’inizio di Catching Fire.
Uno dei punti più dolenti è il doppiaggio. Cato ha la voce di un doppiatore che la maggior parte di noi ricorderà per via di Harry Potter. Sarà anche un buon doppiatore, l’ho trovato comunque inadatto per dare la voce a uno dei personaggi più negativi del film. Ho trovato ancora peggio il doppiaggio di Rue: a un certo punto la ragazzina dice “Allora è vero? Tu e lui…” e lo dice con il tono di chi sta parlando con l’amichetta all’uscita da scuola.

Il film non ha poi reso giustizia a quello che nel romanzo è stato uno dei miei personaggi preferiti: Tresh. La scena in cui lui lascia Katniss libera di andare è molto più sbrigativa rispetto al romanzo, si perde quella profondità che era stata data dall’autrice.

Detto tutto ciò, il difetto peggiore del film, a parer mio, è il dare per scontato molti aspetti che può comprendere solo chi ha già letto il libro. Io non ho avuto alcun problema a comprendere determinate scene, ma molti particolari non vengono spiegati.

Nonostante le mie ultime critiche, penso comunque che la pellicola sia stata in grado di rendere giustizia al romanzo. Lo consiglierei a chiunque, soprattutto a chi ha letto il libro.

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