Hunger Games: la recensione di VictoriaB_91

Di Hunger Games quello che ho notato subito, fin dai primi minuti, è che chi non aveva letto il libro prima di guardare il film non avrebbe potuto apprezzare riferimenti sottili e dettagli che rimandano al libro e che nel film non sono affatto approfonditi. Per fortuna, io non sono una di queste sfortunate persone ( se non avete letto il libro… FATELO!) e, a parte il fastidio di domande e dubbi imbarazzanti rivoltemi da amici, parenti e conoscenti trascinati al cinema dalla sottoscritta, sono riuscita a farmi piacere il film fino all’ultimo fotogramma.
Il cast è stato scelto con eccezionale cura: Katniss è rappresentata benissimo da Jennifer Lawrence, e sono riuscita a caratterizzarla come la ragazza forte, coraggiosa ma sempre con i piedi per terra e capace di amare appassionatamente che è descritta nel romanzo. Josh Hutcherson è un perfetto Peeta: non è bellissimo, ma la dolcezza del suo volto e delle sue espressioni sono adattissime per il personaggio. Tutti gli altri personaggi sono stati rappresentati benissimo, a parte forse Cato; chi ha letto i libri non può aver apprezzato il discorso finale, poco prima di morire che secondo me è stata una forzatura un po’ strana. Woody Harrelson è un perfetto Haymitch, uno dei miei personaggi preferiti e anche uno dei più azzeccati, nel film.
La cosa che mi ha colpito di più è stata l’originalità: sia nel tagliare che nell’aggiungere, e anche nel cambiare certe scene. Sono stati bravissimi nel raccontare la storia non solo dal punto di vista di Katniss, facendo vedere quello che succedeva fuori dall’arena. Forse alcune parti mi sono sembrate troppo confuse e accelerate: alla fine, per esempio, tutto avviene troppo in fretta per poter capire bene, per poter davvero digerire il messaggio che c’è dietro una storia che a prima vista può sembrare solo crudele e violenta.
Il messaggio del film, così come quello del libro, mi è entrato ormai nelle ossa. Sacrificio, amore, amicizia, ribellione contro le ingiustizie, voglia di restare se stessi in un mondo che ci spinge ad essere sempre più uguali li uni agli altri e sempre meno altruisti… sono solo alcuni dei temi trattati e che spero siano stati captati da tutti. Perché la ribellione attuata dalla protagonista, almeno in questo primo film, non è violenta, non è nemmeno esplicita. Si basa sul rendere evidenti i paradossi, le ingiustizie e le crudeltà su cui si basa uno stato, Panem, e far vergognare coloro che sono al potere. Tutto questo è racchiuso in un gesto semplice ma complesso, che alla fine del film mi ha fatto emozionare e sentire piccola davanti al coraggio e alla forza di Katniss e Peeta.

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