Il cavaliere oscuro – Il ritorno: la recensione di Iolanda

Euforia e voglia di action hanno animato l’entrata in sala per l’anteprima dell’attesissimo The Dark Knight Rise. Dopo 2 ore e mezzo di film la tensione è calata sempre più a causa di due problemi: la trama che si attorcigliava intorno al motivo del villan di far cadere la città nel caos e nella sua successiva distruzione e sulla mancanza di (come già alcuni hanno sottolineato) del ruolo della città di Gothan, che vien e nominata, salvata…ma non si vede mai!!! l’intera città si concentra nei poliziotti del GCPD e nei ragazzi dell’orfanotrofio. Nonostante ciò il messaggio di Nolan di voler concentrare la storia sulla resurrezione di un uomo, che si è lasciato affondare dalla gente e dal dolore di aver perso l’unico spiraglio di una vita normale, è stato rispettato alla grande. Ho apprezzato molto il desiderio di concentrarsi sull’uomo e non sull’eroe, perché il bello di Batman è che “chiunque può essere Batman” . dopo gli eccessi degli eroi Marvel, con Batman si è rientrati in una dimensione più umana dell’eroe moderno, che non è fatto solo da enormi ricchezze e nuovi gadgets, ma che fa affidamento solo nelle proprie forze, paure e liberandosi dalle catene di alcune rigide regole. voto 5/5

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