La memoria del cuore: la recensione di Paolo Sinopoli

Cosa fareste se vostra moglie perdesse la memoria e non si ricordasse più di voi? È questa la domanda che logora Leo (Channing Tatum) quando sua moglie Page (Rachel McAdams) finisce all’ospedale in seguito a un incidente stradale e non ricorda più neanche il suo volto. Il primo istinto è quello di stringerla a sé e baciarla, ma fin da subito è evidente che bisogna prima fare un passo indietro e riconquistare la sua fiducia.

A un primo sguardo questa romcom americana dalla fotografia patinata non sembra distinguersi per una trama particolarmente originale, ma sotto le apparenze si nasconde una pellicola ricca di dialoghi che non vi aspettereste da una commedia pop come questa. Nei panni dei due protagonisti si calano un’incantevole Rachel McAdams e un tenero Channing Tatum (sembrano lontani i tempi acerbi di Dear John), che riescono a creare un’alchimia perfetta. La pellicola non scade troppo in facili sentimentalismi e lascia allo spettatore un forte senso d’impotenza di fronte a un dramma che sfugge al controllo del protagonista. Avendo dimenticato gli ultimi quattro anni, Page si trova, infatti, a ricalcolare la sua vita, riallacciando vecchi rapporti e riavvicinandosi a una famiglia con cui aveva tagliato tutti i ponti. È così che Leo si trova a porsi una domanda capitale: si può amare una donna al punto da costringersi a lasciarla andare per la sua strada?

La memoria del cuore è un inno all’amore, che ricorda vagamente pellicole meglio riuscite come Le pagine della nostra vita e 50 volte il primo bacio. Ovviamente non mancano le scene romantiche, sia prima che dopo il drammatico incidente, anche se a volte mancano un po’ d’inventiva. Ne è conferma il fatto che il film sia uscito negli Stati Uniti il giorno di San Valentino, nonché la festa degli innamorati.

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Mi piace:
L’alchimia che si crea tra Rachel McAdams e Channing Tatum, e il fatto che il film sia tratto da una storia vera .

Non mi piace:
In certe scene le atmosfere sono troppo patinate.

Consigliato a chi:
A chi vuole lasciarsi stupire da una commedia romantica tutt’altro che banale ed è curioso di scoprire un Channing Tatum decisamente più maturo.

Voto:
3/5

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