LOL – Pazza del mio migliore amico: la recensione di Daniela Bizzarro

Arriva sul grande schermo l’eroina disneyana Miley Cyrus e il suo tentativo di liberarsi definitivamente dei panni della giovane cantante pop che, a suo tempo la rese un eroina per milioni di ragazzine, Hannah Montana.
Affiancata da un cast di stelle e stelline di ieri e di oggi, Demi Moore nei panni della madre e Ashley Greene, l’Alice twilightiana, nei panni dell’acerrima nemica, Lola (Miley) fa i conti con i drammi dell’adolescenza.

Rifacimento dell’omonimo film francese e,diretto dalla stessa regista, Lisa Azueles, la pellicola made in U.S.A manca pero’ di spessore. Nato come analisi dei ” drammi”, di una quindicenne alle prese con la vita sentimentale disastrosa di una madre single e un fidanzato infedele, Lol finisce per diventare una moderna favola disneyana con tanto di finale alla “vissero felici e contenti”.

Colpa forse della troppa fama della sua protagonista. Modello per anni di una generazione targata Disney Channel, dovra trascorrere ancora un po di tempo prima che Miley possa essere se stessa senza il timore di destare il cattivo esempio, proprio come le succede in una puntata del noto telefilm.

Da qui una serie di ” censure”, ai baci per niente appassionati e alla ribellione della giovane Lola che, fi isce sempre per rifugiarsi nel rassicurante abbraccio della madre.

Adattissimo a chi ha ancora voglia di sognare ad occhi aperti, LOL PAZZA DEL MIO MIGLIORE AMICO e’ il festival dei buoni propositi e della purezza, cosa che non guasta mai in una generazione di film violenti e volgari. Peccato per Miley, dovra’ attendere un altro po’ prima di poter togliere definitivamente la parrucca.

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