Source Code: la recensione di benedetta78

questo è un po’ un film sulla volontà di cambiare il destino contro tutto e tutti……
l’inizio di questo film è assolutamente spiazzante: siamo in un treno, c’è una coppia che parla e lui sembra colto da una sorta di schizofrenia, non sa perchè e’ li, non sa chi è la ragazza davanti a lui,dice di chiamarsi in un altro modo e non riconosce la sua immagina riflessa allo specchio.
scopriamo che lui è il capitano Stevens, il bravo jake Gyllenhaal, che si trova dentro ad uno strano macchinario sperimentale il source code, che gli permette di rivivere gli ultimi 8 minuti di vita di un passeggero di un treno saltato in aria a causa di un attentato, il suo scopo trovare la bomba e l’attentatore.
il film segue due filoni narrativi in sostanza: un filone action con i suoi numerosi tentativi per trovare la bomba e l’attentatore e un versante più personale dove scopriamo che lui in realtà è stato ridotto un vegetale in iraq e che verrà sfruttato all’infinito per le missioni con questo macchinario.
è bello e commovente come ad un certo punto lui voglia salvare tutti nel treno, compresa la ragazza con cui ha molto legato durante i suoi salti con il source code, ma onestamente ho trovato un pochino forzato il fatto che alla fine si crei un’altra realtà in cui i due sono felici e contenti, anche perchè ad un certo punto nel film ci viene detto proprio il contrario, ossia che il source code non può modificare la realtà ma farti rivivere una scena.
in tutti i casi un buon film, bravi gli attori, scorre davvero bene..
voto 7

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