The Amazing Spider-Man: la recensione di MissLovett

Oops..ricominciamo.
The Amazing Spiderman.Mai titolo fu piu’ adatto.Si e’ tanto parlato dell’utilita’ di un reboot a cosi’ poca distanza dalla trilogia di Raimi,gli afecionados han giurato che mai e poi mai avrebbero guardato questo film e i fumettari eran gia’ pronti a trovare le imprecisioni.Io lo ammetto:questo film lo aspettavo da tanto,e poco mi importa se e’ inutile o poco fedele.Quel che so e’ che amazing lo e’ veramente.E’ vero,la storia poco si differenzia da quella della trilogia precedente,e devo dire che anch’io ho strabuzzato un po’ gli occhi con la storia dei genitori scomparsi (troppo da Batman diranno certi),ma quel che ne esce e’ un film ritmato,divertente,che intrattiene e non annoia mai.Il personaggio di Peter e’ molto ben delineato,merito della bravura di Andrew Garfield (ammetto anche che lui e’ stato uno dei motivi per cui ho visto il film),è un nerd,ma non uno sfigato,è molto intelligente,ma a scuola batte un pò la fiacca,è un eroe,ma la polizia vuole la sua testa.
Il suo rapporto con gli zii è molto più approfondito rispetto alla precedente trilogia,e la mancanza dei genitori è un aspetto fondamentale del suo carattere.
La storia d’amore con Gwen Stacy è ben delineata,ma non ruba la scena,e non porta via minuti preziosi alla storia.
Il rapporto col dott. Connors è più che altro una collaborazione,infatti è proprio Peter a fornirgli la chiave dell’esperimento che lo porterà a diventare Lizard.
Il cattivo è forse il più “umano” dei nemici di Spiderman,non è solo spinto dal desiderio di potere,ma dalla voglia di cambiare il mondo della scienza e della medicina.A un certo punto è vero,perde un pò la bussola e si trasforma in uno scienziato pazzo lucertolone,ma la sua umanità alla fine torna ad uscire fuori.E’ proprio lui infatti a salvare Spidy in seguito al “guasto” degli spara ragnatele,fantastici tra l’altro.
L’ironia è una delle carte vincenti del film,Peter è un vigilante mascherato che desidera vendicare la morte delle zio,ma condisce ogni attacco con battute sarcastiche,non esita a scherzare neanche quando viene picchiato dai bulli della scuola.
Peter vive la sua condizione di eroe in modo molto più sereno rispetto allo Spidy precedente,non si sente un condannato e non allontana la ragazza dei suoi sogni,anche dopo averlo promesso al padre.
Il finale è molto bello e mostra tutti i limiti di Spiderman:gli sparano,gli spara ragnatela non funzionano,cade e incespica,ha bisogno di aiuti per sconfiggere Lizard,e questo rende il personaggio molto più emozionante e appassionante.
A voler trovare qualche difetto non si spiega come Peter riesca ad andarsene a zonzo indisturbato per la Oscorp,ma sono dettagli che impallidiscono di fronte ai favolosi effetti speciali.
Le acrobazie sono sensazionali e veramente molto realistiche,merito anche del 3D,Spiderman vola tra i palazzi che è una meraviglia.
Si vede che molte delle evoluzioni sono state fatte “dal vivo” e non in computer grafica,ed ho molto apprezzato il fatto che in più di una scena Spiderman agisce a volto scoperto senza maschera.
Piccola chicca:il cameo di Stan Lee,a mio avviso il più divertente che abbia mai fatto.
In sintesi e’ assolutamente da vedere,sia per gli amanti del genere che vogliono scoprire un’altra versione della storia,sia per chi cerca un film divertente e emozionante.

Voto:4.5/5

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