The Words: la recensione di Giorgio Viaro

Clay Hammond (Dennis Quaid) è uno scrittore di successo. Sale sul palco di fronte a una platea gremita di lettori entusiasti, e inizia a leggere le pagine del suo ultimo romanzo, The Words. Un romanzo il cui protagonista è ancora uno scrittore, Rory Jansen (Bradley Cooper), neolaureato con una bella fidanzata (Zoe Saldana) e tanta buona volontà, ma poco talento. Noi spettatori vediamo Clay, ma vediamo soprattutto Rory: lo seguiamo che mendica dal padre l’affitto del suo nuovo appartamento a New York, si adatta a un lavoro che non gli piace (fattorino in una grande casa editrice: non si sa mai che ne venga fuori qualche buon contatto), infine si sposa. Il viaggio di nozze è a Parigi, e qui Rory si compra una vecchia borsa di pelle per le sue carte; borsa che in un doppio fondo contiene un romanzo inedito e brillantissimo. Tornati a casa, scatta puntuale il dilemma: plagio o non plagio? Plagio. Ma è sempre la vecchia storia di Faust: il successo si baratta con l’anima.

Thriller mancato, che rallenta quando lo immagini accelerare, The Words preferisce l’intropezione al giallo. Troppi, nonostante le buone intenzioni, i piani di realtà/identità: c’è pure una terza storia, anch’essa filmata, ed è quella – “vera” – dello scrittore plagiato da Rory (Jeremy Irons, la cosa migliore del film). Alla fine non c’è tempo per affezionarsi a nessuno, tanto più che l’incertezza tra ciò che è realtà e ciò che è finzione distrae invece di coinvolgere.
Man mano che la matassa si sbriglia, i fili tra i personaggi si tendono, mostrando la trama completa del racconto e il suo significato: le parole sono solo parole, i fatti sono solo fatti, e se tra le due cose ci sono legami, questo non ha niente a che vedere con il mercato dell’editoria (e probabilmente non interessa a nessuno). C’è ragione di seppellirsi di sensi di colpa se le rubiamo? Sembra che il film dica no, ma poi ci ripensa proprio all’ultima inquadratura.

Leggi la trama e guarda il trailer del film

Mi piace
Il film è ricco di storie, personaggi, ambienti

Non mi piace
Troppa carne al fuoco, poche cose interessanti da dire

Consigliato a chi
Ama le narrazioni complesse, i film con più storie che si intersecano

Voto: 2/5

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