I tre moschettieri 3D, le sequenze del film di Paul W.S. Anderson viste in anteprima mondiale

Scopriamo la Reggia di Versailles in tre dimensioni e un passato futuristico dove il duca di Buckingham-Orlando Bloom entra in scena su una nave volante...

Svelate alle Giornate Professionali di Sorrento, in anteprima mondiale, le prime immagini de I tre moschettieri 3D (The three musketeers 3D) di Paul W.S. Anderson, super produzione tedesca che uscirà in tutto il mondo il prossimo anno (in Italia è nel listino della 01 Distribution e dovrebbe approdare in sala il 14 ottobre 2011).

Dietro il progetto c’è la Constantin Film, casa di produzione europea che si sta specializzando in prodotti per il mercato internazionale (Wrong Turn 2 e 3, La papessa), e che dovrebbe finanziare anche il prossimo film di Roman Polanski.

A un primo sguardo il film di Anderson è esattamente quel che ci si potrebbe aspettare dal regista di Death Race e Resident Evil: non certo un’opera misurata e filologicamente corretta, quanto piuttosto un blockbuster simil-hollywoodiano che non ci va giù per il sottile.

Le scene presenti nel trailer sono strapiene di acrobazie e duelli, intervallati da siparietti romantici. Quel che non ci si aspettava è la presenza di elementi steampunk, ovvero macchine futuribili calate in un contesto ottocentesco: il primo ingresso in scena di Orlando Bloom (il duca di Buckingham, a sinistra sul set in una foto pubblicata da JustJared.com) avviene infatti a bordo di una nave volante, condotta tra le nubi da un gigantesco pallone aerostatico.

Il resto è la perfida Lady De Winter di Milla Jovovich (guardala in costume sul set) e l’altezzoso e sarcastico Cardinal Richelieu di Cristopher Waltz (Bastardi senza gloria), in una delle prime prove d’attore dopo l’Oscar (lo vedremo anche in The Green Hornet).

D’Artagnan, infine, è Logan Lerman, già visto nelle vesti quasi-mitologiche di Percy Jackson.

E il 3D? A quanto sembra la stereoscopia sfrutta soprattutto le caratteristiche architettoniche della Reggia di Versailles, le cui enormi sale acquistano una profondità inedità su grande schermo. Poco spazio, invece, ai trucchi da luna park, ovvero spade e palle di cannone in libera uscita verso la sala.

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