In viaggio per cartoonia (Parte 8)

L'Italia di Carosello

Tra le trasmissioni più emblematiche di questo periodo c’è senza dubbio Carosello (1957-1977), un “contenitore di messaggi pubblicitari”, il programma dove finalmente gli animatori italiani trovano una valvola di sfogo per la loro creatività. Le réclame di Carosello, venivano precedute da sketch teatrali o cartoon. Da qui prendono le mosse anche alcuni dei più importanti animatori della storia del Bel Paese, come Bruno Bozzetto, che dopo le sperimentazioni pubblicitarie tra il 1965 e il 1977 realizzerà i suoi tre capolavori: West and Soda, Vip mio fratello superuomo e Allegro non troppo.

Guardate i geniali titoli del primo lungometraggio di Bruno Bozzetto, West and Soda (1965): in una Monument Valley di fordiana memoria troviamo un gruppo di indiani all’inseguimento di una carrozza di “visi pallidi”.

Anche il collega Osvaldo Cavandoli buca lo schermo con il suo originale cartoon La Linea di Carosello in cui un uomo percorre una linea infinita, di cui egli stesso fa parte e dove (su diretta richiesta dello stesso ai disegnatori) compaiono di volta in volta nuovi elementi…

Dopo il successo raggiunto in Italia con gli sketch di Carosello, La linea di Osvaldo Cavandoli conquista anche l’Europa, spopolando soprattutto in Francia dal 1977

Tra i creativi del programma spicca anche Giuliano Cenci, che anima Calimero e Grisù il draghetto (ideati da Nino e Toni Pagot).

Nel 1972, inoltre, prende vita Supergulp!, il programma televisivo dedicato al mondo dei fumetti, che andrà avanti (a fasi alterne) fino al 1981 e che ospita gli eroi dei comics nostrani e internazionali, tra cui spiccano i supereroi della Marvel Comics come I Fantastici Quattro e L’Uomo Ragno, ma anche il Lupo Alberto di Silver e il Corto Maltese di Hugo Pratt e il Tex Willer di Gian Luigi Bonelli.

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