Spot d’autore: Sergio Leone e l’anima western della pubblicità

Grazie a Renault, la collaborazione tra il grande regista ed Ennio Morricone si sposta sul piccolo schermo, con protagonista una macchina incatenata, che avrà una parodia-omaggio in Attila Flagello di Dio

Ogni giovedì, con la nostra rubrica Spot d’autore, quando il cinema invade la tv, vi guidiamo attraverso le pubblicità più famose degli ultimi anni raccontandovi curiosità e aneddoti e facendovi fare anche qualche tuffo nel passato che non mancherà di sorprendervi…

Dopo “l’omaggio” della scorsa settimana a Federico Fellini, restiamo sempre negli anni ’80 per parlarvi di un altro grande del cinema italiano: Sergio Leone.

Ebbene sì, anche l’indiscusso maestro del cinema western, è stato attratto dal fascino del piccolo scherm. Nel 1981 infatti, la Renault gli commissionò la regia dello spot della Renault 18. Leone si imbarcò in questa avventura coinvolgendo anche Ennio Morricone, suo amico e collaboratore, che per lui ha firmato le colonne sonore più famose: Giù La testa, Il buono, il brutto e il cattivo, Per un pugno di dollari e molte altre.

Dal loro sodalizio ha origine un bellissimo spot che ha come unica protagonista la macchina, e la sua “anima”. Lo spot inizia con un’inquadratura in picchiata, che dall’alto converge al centro di un’arena, dove un’automobile è incatenata. La macchina si mette in moto e, con la sola potenza del motore (un diesel), cerca di liberarsi. I giri aumentano e l’auto continua a divincolarsi fino a che le catene si spezzano, ed allora può tornare libera di sprigionare tutta la sua potenza in corsa.

Lo spot esprime l’essenza della poetica del regista. In perfetto stile western vediamo un’ambientazione arida, dove non ci sono “distrazioni”, non ci sono persone, l’unica presenza è quella dell’automobile al centro della scena. Le inquadrature indugiano su dettagli: il frontale con la scritta “diesel”, gli interni, il cambio, la catena che si spezza. Quello che Leone ci mostra è un vero e proprio duello tra la macchina e le catene; così come nei suoi film indugia sugli sguardi penetranti dei protagonisti, qui indugia tra la resistenza della catena e la potenza della macchina.

Il risultato è impeccabile: lo spot è un concentrato della maestria di Leone, che ripropone tutte le sue tecniche registiche, il tutto accompagnato dalla inconfondibile musica di Morricone.

La pubblicità ovviamente non passò inosservata, Castellano & Pipolo infatti, in Attila flagello di Dio (1982), con Diego Abatantuono, resero omaggio a Sergio Leone realizzando una parodia dello spot in questione. Nella divertente scena (che potete vedere sotto) un uomo, di nome Renaulto, è incatenato al centro di un’arena e cerca di liberarsi emettendo suoni simili a quelli di un motore.


Titolo:  Il diesel si scatena

Prodotto:  Renault 18

Anno: 1981

Regia:  Sergio Leone

Agenzia: Publicis

Musica: Tema originale, Ennio Morricone

Ecco lo spot, nell’edizione francese:



Ecco la parodia tratta da Attila Flagello di Dio:

© RIPRODUZIONE RISERVATA