Viaggi nel futuro: Navigator

Il contatto ravvicinato con entità aliene porta David a saltare otto anni della sua vita in un lampo e a fare amicizia con un'astronave che potrebbe aiutarlo a tornare nel suo tempo

In occasione dei venticinque anni dall’uscita del primo Ritorno al Futuro – il film che meglio di qualunque altro ha saputo giocare con i vari aspetti del viaggio del tempo – Best Movie ripercorre i più celebri viaggi nel tempo visti al cinema.

Tipico prodotto della Walt Disney Pictures degli anni ottanta, Navigator (titolo originale: Flight of the Navigator) racconta di David (Joey Cramer), un bambino di dodici anni che dopo essere caduto in un fosso e aver perso conoscenza, al risveglio scopre che sono passati diversi anni e la sua famiglia lo crede ormai morto. In realtà, come presto scopre, è stato rapito da un’astronave aliena senziente che ha impiantato nel suo cervello le mappe stellari di cui ora ha bisogno per tornare al suo pianeta. Rinchiuso in una base militare lontano dalla sua famiglia, David sceglie di aiutare l’astronave, che battezza Max, in cambio di un passaggio a casa. Mentre l’esercito insegue l’astronave ed il suo Navigator, David scopre che Max può aiutarlo a tornare nel suo tempo.

Ingenuo, divertente e senza pretese, oggi sembra un film originale, ma in quegli anni ce n’erano parecchi così (più o meno epigoni di E.T.) , fantascienza leggera per bambini e teenager che giocavano con il Nintendo ad 8 bit e non con la Playstation 3. Il viaggio nel tempo non è l’elemento centrale del film, che si concentra piuttosto sulle dinamiche dell’improbabile rapporto tra un bambino rimasto fuori dal tempo e un’astronave parlante alla scoperta degli esseri umani e sul percorso che David compie nel rapporto con il fratello minore Jeff.

Dal punto di vista scientifico, il principio per cui David è rimasto bambino e per lui otto anni sono passati in una notte è proprio il principio della relatività di Einstein: viaggiando a velocità vicine a quelle della luce, il tempo si è deformato, trascorrendo più lentamente ed impedendogli di invecchiare allo stesso ritmo di tutti gli altri. La procedura inversa, invece, non viene spiegata nel film (nè ha riscontri scientifici, ovviamente) e concorre soltanto all’inevitabile lieto fine. Navigator è una piccola gemma che chi è cresciuto negli anni Ottanta porta sicuramente dentro.

Ecco il trailer originale:

Vai al capitolo successivo Viaggi nel futuro: Il dormiglione

Torna al capitolo precedente Viaggi nel futuro: L’uomo venuto dall’impossibile

Torna all’indice del nostro speciale

© RIPRODUZIONE RISERVATA