WandaVision, una star svela: «Se non avessi accettato il ruolo mio nipote avrebbe smesso di parlarmi»

Anche se all’inizio aveva molti dubbi sullo show, beh, non ha avuto scelta. Spoiler: a posteriori non se ne pente affatto!

Visione

Torniamo a parlare di WandaVision, la nuova serie Disney+ con Elizabeth Olsen e Paul Bettany che da circa una settimana sta letteralmente facendo impazzire il pubblico del MCU con i suoi misteri e la sua particolare struttura da sit-com.

Nelle ultime ore, infatti, una delle star protagoniste ha svelato alcuni interessanti dettagli sul suo casting, spiegando di aver accettato lo show – del quale non aveva capito poi molto –, solo per rendere felice suo nipote. O meglio, per evitare che smettesse letteralmente di parlare con lei!

Si tratta di Debra Jo Rupp, interprete della Signora Hart, moglie del datore di lavoro di Visione che, nel primo episodio della serie, vediamo recarsi a cena a casa dei protagonisti. L’attrice ha infatti ammesso:

«Ho ricevuto una chiamata dal regista, che mi conosceva già perché nella mia vita ho fatto molto teatro. Vengo dal teatro, adoro il pubblico dal vivo e avevo appena lavorato al Geffen Playhouse di Los Angeles, il teatro del regista Matt Shakman [di cui è direttore artistico]. Quindi mi conosceva da quello e quando mi ha chiamato ha detto “Ho una richiesta per te”. Ha cercato di spiegarmelo ma io non ho capito assolutamente niente di quello che stava dicendo. Poi ad un certo punto il mio pronipote mi ha detto: “Zia Debbie, se non accetti questo lavoro, non ti parlerò mai più”. Quindi l’ho fatto. E ora ne sono veramente felice!.»

L’attrice ha continuato spiegando che, oltre al poter parlare ancora con suo nipote, far parte di WandaVision le ha regalato molta attenzione da parte del pubblico più giovane. Qualcosa che ha reso la sua esperienza ancora migliore:

«Beh, mio ​​nipote continuerà a parlarmi. Ma in generale ho ricevuto moltissima attenzione da parte dei giovani. Mi erano mancati molto, quindi è stato davvero bello. È stato davvero adorabile per me.»

Foto: The Walt Disney Company

Fonte: Collider

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