TERRENCE HOWARD - Non è che Terrence Howard abbia fatto un pessimo lavoro nel ruolo di Rhodey nel primo film di Iron Man. È solo che le conseguenze dell'abbandono di Howard dal ruolo per il resto della trilogia di Iron Man hanno perseguitato lo studio per anni, fino alla riconciliazione pubblica tra Howard e Robert Downey, Jr. nel 2016. Secondo Terrence, è stato pagato 3,5 milioni di dollari per interpretare Rhodey con la promessa di altri 5 milioni di dollari se il primo film avesse generato un sequel. Dopo vari tira e molla contrattuali, il suo ruolo è andato infine a Don Cheadle. Howard ha detto in un'intervista televisiva: "Si è scoperto che la persona che ho aiutato a diventare Iron Man...quando è stato il momento di ricominciare per il secondo, ha preso i soldi che avrebbero dovuto andare da me e mi ha spinto fuori".
EDWARD NORTON - L'accoglienza poco brillante dell'Hulk di Ang Lee e i problemi col suo interprete, Edward Norton,, hanno effettivamente annullato l'intera storia di Bruce Banner come un filo separato dagli Avengers. Norton voleva interpretare Banner in quanto personaggio serio e problematico, mentre la Marvel sperava in un personaggio più leggero e divertente più sulla falsariga di Tony Stark (un modello poi rivelatosi vincente per la continuity della Marvel). Inoltre, come aveva fatto per altri film in cui era apparso, Norton ha insistito per riscrivere la sceneggiatura ogni giorno mentre procedeva. Lo studio ha aderito, ma poi, secondo quanto riferito, ha tagliato tutte le sue aggiunte dalla versione finale. Il presidente della Marvel Kevin Feige, interrogato sulla sua più grande delusione come boss del MCU, si è limitato a dire: "La rappresentazione di Hulk fornita da Mark Ruffalo ha messo a posto molte cose in un modo che ci ha reso tutti molto felici".
NATALIE PORTMAN - Natalie Portman, oltre a essere stata una bambina prodigio, può vantare un curriculum impressionante che include una risma di ruoli che vanno da Jackie Kennedy a Padmé Amidala, con al suo attivo Academy Award, un British Academy Film Award e due Golden Globe al suo attivo. Il suo personaggio, Jane Foster, pur essendo una brillante astrofisica (la Portman, dal canto suo, è laureata ad Harvard) viene derubricata per Thor a poco più di una cotta da scolaretti. cotta della scolaretta di Thor? In Thor: The Dark World, era fondamentalmente un espediente della trama e nient'altro. Forse la stessa Portman era frustrata dai limiti del ruolo e in Thor: Ragnarok non è neanche apparsa. Che la Marvel si sia pentita di averla scelta o non sia scoccata la scintilla? Difficile ipotizzarlo, anche se Taika Waititi le ha assegnato un ruolo più forte e cospicuo nel prossimo Thor: Love and Thunder dove sarà Mighty Thor, quindi un cambiamento di rotta potrebbe essere in arrivo col nuovo capitolo della saga sul Dio del Tuono!
GWYNETH PALTROW - Al giorno d'oggi, è difficile separare Gwyneth Paltrow dalla fastidiosa celebrità che offre consigli di stile di vita "di alto livello" sul suo sito web Goop. La Marvel però non sembra aver puntato molto su di lei già all'epoca, visto che il suo personaggio riesce poco ad affrancarsi dal rapporto sentimentale col personaggi di Tony Stark. del problema potrebbe risiedere anche nel fatto che la stessa Gwyneth ha affermato di essere stanca del ruolo. "Non credo che mi piaccia più", ha detto in un'intervista. Anche se da allora sembra aver cambiato idea, apparendo brevemente in Spider-Man: Homecoming, forse è ora che Pepper esca dall'MCU.
MICKEY ROURKE - Mickey Rourke, grazie al film The Wrestler, aveva conosciuto una seconda giovinezza artistica e un rilancio cinematografico e hollywoodiano dopo anni di appannamento. Da quel punto di vista, sembrava una buona scelta per il ruolo di Ivan Vanko, il fisico russo finito male. In altre parole, sembrava tutto a posto sulla carta nelle riunioni di pre-produzione di Iron Man 2. Nel film, però, quel personaggio è tutt'altro che memorabile e, nelle interviste, Rourke ha accusato un conflitto con lo studio per il suo modo di concepire il ruolo. Rourke pensava che il personaggio dovesse essere un cattivo multidimensionale con un lato riconoscibile, e ha anche trascorso del tempo nelle carceri russe per capire sia l'accento che per studiare il ruolo. Forse a causa di quella recitazione all'insegna del metodo all'americana, si presentò sullo schermo più come un gangster amaro e tormentato che come uno scienziato brillante e pericoloso diventato una canaglia, contraddicendo le aspettative dello studio.
LIV TYLER - Hulk, il film non del MCU del 2003 firmato Ang Lee, è stato generalmente stroncato dagli appassionati della Marvel per una serie di motivi. Ma l'unica cosa su cui Lee ha avuto ragione è stato il casting di Jennifer Connelly per Betty Ross. È una delle poche attrici in grado di interpretare in modo convincente un brillante scienziato con cenni di vulnerabilità. Liv Tyler, nel film di Louis Leterrier, ha invece solo due espressioni: innamorata e senza fiato e si limita a inseguire Banner per tutto il tempo chiamandolo "Bruce!" per tutto il tempo. Non proprio il massimo e una performance deficitaria su tutta la linea
GUY PEARCE - Un supereroe solido e carismatico con personalità da vendere - cioè RDJ nei panni di Tony Stark - ha bisogno di un antagonista di uguale potenza. O almeno abbastanza vicino alla sua statura. Guy Pearce, nei panni di Aldrich Killian, non ci va nemmeno vicino in Iron Man 3. Pearce è un attore dotato di tanta ambiguità e lo ha confermato in tanti ruoli da Memento in giù, eppure questo scienziato malvagio che supera Iron Man in astuzia e rapisce Pepper Potts non ha lasciato minimamente il segno a causa di una performance davvero blanda. Nei fumetti il personaggio, che si suiciderà per via di molti rimorsi, era ben più carico di spessore.
AARON TAYLOR-JOHNSON - L'accento slavo troppo fasullo di Elizabeth Olsen è spesso citato come una debolezza nella sua interpretazione di Wanda Maximoff in Avengers: Age of Ultron. Ma forse è solo perché, al contrario, Aaron Taylor-Johnson era davvero dimenticabile nel ruolo di suo fratello Pietro Maximoff/Quicksilver. Nei fumetti su cui si basa il personaggio, Pietro è un protettore feroce ed eccessivamente aggressivo della sorella Wanda. Ciò non si verifica affatto in Age of Ultron, dove viene prontamente ucciso mentre cercava di proteggere Occhio di Falco. Rimosso e dimenticato in un battibaleno insomma, senza grandi rimpianti né complimenti.
REBECCA HALL - Nei fumetti Marvel, Maya Hansen e Aldrich Killian, entrambi scienziati geniali, lavorano per una società chiamata FuturPharm che sviluppa un farmaco chiamato Extremis. Extremis è stato sviluppato da un virus e, quando iniettato, offre ai suoi fruitori qualità sovrumane. Sfortunatamente, a volte diventano anche completamente psicotici e violenti. È Killian che per primo si svende ai terroristi. Secondo alcuni report, Maya era originariamente destinata a essere il cattivo principale di Iron Man 3, ma l'idea è stata alla fine scartata perché la Marvel pensava che le vendite di giocattoli sarebbero state basse. Il ruolo è stato ridotto essenzialmente a una donna disprezzata da Tony che decide di schierarsi con i terroristi per vendicarsi un decennio dopo. Non è molto su cui lavorare, e Rebecca Hall potrebbe aver rinunciato a sforzarsi troppo, perfino, data la situazione...
TIM ROTH - Ne L'incredibile Hulk c'è anche la creazione di The Abomination, un altro esperimento di raggi gamma andato storto che ha una storia molto più ampia nel mondo dei fumetti e dei cartoni animati. Il motivo per cui non lo abbiamo più visto nel MCU potrebbe essere dovuto al ritratto del personaggio fornito da Tim Roth. L'attore britannico genera una sorta di atmosfera maniacale nei panni di Emil Blonsky, coinvolto nelle operazioni speciali russo-britanniche che il generale Thunderbolt Ross vuole organizzare per affrontare Hulk alle sue condizioni. Ma alla fine, è tutto semplicemente ben poco credibile. Non sembra un veterano dell'esercito disciplinato, per esempio, e finisce per essere solo uno stereotipo da cattivo con un accento britannico.
BRIE LARSON - L'attrice, in un'intervista da Jimmy Kimmel, ha rivelato come lei e il suo co-protagonista di Captain Marvel, Samuel L Jackson, sono legati all'odio per le stesse persone. L'attrice ha spiegato che la coppia sul set ha inventato parole in codice sul set. "È senza dubbio la persona con cui ho viaggiato più di ogni altra persona nella mia vita - ha detto Brie di Sam, che ha anche recitato con lei in Kong: Skull Island e Unicorn Store, sua stessa regia - Il nostro amore è reale. Nel film ci sono gli Skrull, quindi parte del modo in cui puoi sapere se qualcuno è uno Skrull è fare loro delle domande personali". Che si tratti di qualche co-star della Marvel? In tal caso è che chiaro queste dichiarazioni potrebbero non aver fatto molto felici i dirigenti dello studio se, come riporta CBR, si tratta magari di Tom Hiddleston, Chris Evans o Jude Law...
Molti attori hanno supportato James Gunn dopo il suo licenziato operato da Disney/Marvel, ma nessuno l'ha fatto con la stessa veemenza di Dave Bautista. L’interprete di Drax ha infatti criticato con durezza la mossa e sul licenziamento di Gunn ha detto: "Non farebbe mai del male a nessuno. I suoi tweet erano soltanto battute…terribili scherzi. Alla fine la cosa di cui sono consapevole è che quelli erano solo scherzi, mentre questa decisione dura ed avventata di licenziarlo è stata autorizzata da persone veramente orribili". Mica leggero, come affondo...
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Recitare nei film del Marvel Cinematic Universe per tanti attori è stato un balsamo, una benedizione commerciale e una manna dal cielo, ma tanti altri interpreti, anche molto validi e con una filmografia e dei personaggi di pregio nel loro passato, hanno deluso nei film del MCU, per quale motivo, la Casa delle Idee potrebbe essersi pentita di averli assunti. Di chi si tratterà?
I casi non sono pochi, e molti di essi li hanno sintetizzati i siti The Richest e ComicBook (sul proprio canale YouTube). Scopriteli tutti nella nostra gallery in cui abbiamo riportato tali posizioni – le più significative e rilevanti, a nostro avviso, e fateci sapere direttamente cosa ne pensate!