Katherine Langford è pronta a riprendere la vita lavorativa post-lockdown con un paio di progetti ancora top secret, ma entro fine anno la vedremo al cinema con Spontaneous, come racconta in collegamento streaming a #Giffoni50: «Si tratta di un romanzo di formazione che ho girato due anni fa con Charlie Plummer, un progetto interessantissimo di comedy satirica che non vedo l’ora arrivi in sala».
Nel frattempo si gode il successo di Cursed, la seconda serie TV – dopo Tredici – su Netflix, che l’ha consacrata paladina dei teenager. Del set ricorda in particolare una giornata durante le riprese, tra Inghilterra e Galles, dell’ottavo episodio nei panni della sua Nimue: «Stavo girando la scena della battaglia ma le condizioni meteorologiche, che sono state avverse e piovose per gran parte dell’estate, quel giorno hanno toccato i 44 gradi. Forse è stato il giorno più caldo nella zona da decenni mentre io indossavo l’armatura e i colleghi vestivano indumenti invernali. Abbiamo ripetuto il ciak per 12 ore, durante le quali continuavo a sudare e sudare: sembrava che qualcuno mi avesse gettato addosso un secchio d’acqua. Una persona della troupe era stata delegata quel giorno ad un unico compito, quello di ripulirmi dopo ogni prova. Perché? Per simulare il sangue sul corpo mi hanno ricoperta di una sostanza gelatinosa, una specie di marmellata, che col caldo mi si appiccicava addosso e rappresentava una forte attrazione per le numerose vespe della zona. Mi ronzavano attorno tutto il tempo e avevo il terrore di essere punta».
A chi vuole seguire le sue orme risponde: «Se la recitazione è qualcosa che ami ed è la tua passione non lasciare mai che nessuno ti dissuada dal perseguire il tuo sogno. Non cercare di omologarti e non lasciarti trascinare dalla corrente. Quello che ti rende unica e speciale è ciò che hai e che sei e se resti fedele a te stessa non c’è niente che tu non possa fare».
La notizia più attesa? L’annuncio della partecipazione al festival di Giffoni dal vivo nel 2021.
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