Bill Cosby e le accuse di stupro, l’avvocato «Ridicolo, è pura follia mediatica»

Parlano i legali dell'attore, sempre più al centro della bufera. Intanto proseguono le denunce da parte delle vittime

Le dichiarazioni shock di Barbara Browman che accusava l’ormai 77enne Bill Cosby di stupro hanno scritto il nome del papà dei Robinson in una lista di proscrizione che ha determinato la cancellazione di tutti i suoi appuntamenti televisivi prima, e il divieto di apparire su qualsiasi rete poi. Ora, a distanza di qualche giorno, l’avvocato dell’attore interviene a difendere il proprio cliente dalle numerose accuse – al grido della Browman si sono aggiunte intanto altre voci sconcertanti – dalla «follia scatenata dai media». Louisa Moritz, 68 anni, è l’ultima venuta allo scoperto: l’attrice di Qualcuno volò sul nido del cuculo, ha raccontato che nel 1971 Cosby la costrinse al sesso orale prima del Tonight’s Show e le intimò di non parlarne con nessuno.

«Le persone stanno venendo fuori con accuse inconsistenti e inventate sul mio cliente» afferma Martin Singer contro chi avrebbe accusato Cosby anche di frode e possesso di stupefacenti quali cocaina, Oxycodone e marijuana «stiamo entrando nel regno del ridicolo. Stiamo parlando di donne che rivangano cose accadute più di 40 anni fa, l’ultima accusa ad esempio vorrebbe che il mio cliente abbia fatto irruzione in un camerino. Penso che le persone stiano raccontando queste storie selvagge solo per giustificare tempi di attesa così lunghi.»

A dispetto degli anni trascorsi, i casi di denuncia, però, continuano: Carla Ferrigno ha dichiarato che Cosby la baciò a forza nel 1967 quando era ancora un’adolescente; un’infermiera della Florida sostiene di essere stata violentata dall’attore nel 1976, mentre era in un albergo fu adescata da Cosby e in seguito scortata da uno dei suoi uomini nella sua stanza e invitata a bere un bicchiere d’acqua: «il ricordo successivo è stato ritrovarmi in bagno, piegata in avanti, mentre lui mi violentava. Mi costringevo a dirmi di non essere drogata, ma mi sentivo tale ed è stato surreale. Quello che mi ha fatto andare avanti è stato il pensiero che sarebbe presto finita e me ne sarei potuta andare.» Anche questa donna giustifica la sua dichiarazione tardiva come le altre: «mi vergognavo ad andare dalla polizia: cosa avrei dovuto dire, che Bill Cosby mi aveva violentato? Chi mi avrebbe creduto? Mia madre mi disse di rivolgermi a Cosby nella speranza che si sarebbe preso cura di me. Mi mise in un attico all’Hilton per qualche settimana, poi fui cacciata nel momento in cui ebbi paura di restare incinta. Ho comunque continuato a mantenermi in contatto con lui e, anni dopo, nel 1985 ci siamo rivisti. Anche quella volta ha preteso che facessimo sesso».

La donna accusa Cosby di intimidazioni, che l’hanno costretta al silenzio. Solo dopo le dichiarazioni di Andrea Constand nel 2005, che ha ammesso di essere stata drogata e molestata e dopo che altre 13 donne hanno confessato di avere ricevuto violenze, è riuscita a fare luce sul suo passato.

Intanto, i collaboratori di Cosby reagiscono alle accuse: questo giovedì i produttori del Cosby Show hanno dichiarato di non conoscere l’attore sotto una luce diversa da quella del collaboratore brillante e magnifico, che ha cambiato il panorama della televisione. I rapporti più recenti lasciano tutti increduli e oltre ogni comprensione. Se Cosby mantiene il silenzio, il suo staff, pur in modo prudente, si limita a rilasciare poche righe sul sito ufficiale dell’attore«il fatto che siano emerse accuse che stanno colpendo Mr. Cosby non le rendono vere. Mr. Cosby non intende giustificarle con alcun commento».

Fonte: Variety

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