In collaborazione con Koch e con i produttori Fabio Guaglione e Fabio Resinaro, avevamo lanciato il 28 marzo un contest creativo dedicato al film Ride (disponibile in vendita in blu-ray e dvd dal 4 aprile).
In palio ci sono tre copie autografate, in Dvd o Blu-Ray della Limited Edition di Ride, il film di Jacopo Rondinelli ambientato nel mondo dei biker acrobatici, che contiene due card speciali dedicate al film e un booklet.
Per vincere dovevate rispondere alla domanda «Chi o che cosa è il Dark Rider?». Siamo davvero soddisfatti della qualità delle vostre risposte, perché avete dimostrato notevoli capacità di analisi e creatività.
Anche Fabio&Fabio sono rimasti favorevolmente colpiti, tanto che – oltre ai tre vincitori che riceveranno la Limited Edition di Ride da loro autografata – hanno assegnato tre menzioni speciali, che potete leggere sotto ai vincitori.
I VINCITORI
MARCO ANDREOTTI
Il Dark Rider è la pulsione mortale, la fame di distruzione, il Thanatos freudiano. Lo stesso istinto che porta Kyle e Max ad appassionarsi a sport estremi e pericolosi prima e a imbarcarsi in un gioco mortale dopo, ma anche la fame di sofferenza degli spettatori della gara. Max a un certo punto del film mette in dubbio la buona volontà di Kyle, non si sarebbe infatti iscritto alla gara segreta per il bene della famiglia ma solo per la sua sete di sfida e per il suo istinto distruttivo e autodistruttivo che in passato ha fatto sì che non potesse assistere alla nascita della figlia. Questo viene confermato dal finale in cui Kyle, incapace e non intenzionato a redimersi diventerà il nuovo Dark Rider, un essere votato alla distruzione di sé e degli altri, il puro istinto di morte a cui ha ceduto perdendo per sempre la sua innocenza.
CRISTIANO BOLLA
Pensando al sorrisetto finale di Max, mi viene da pensare che il Dark Rider potrebbe essere un ex-concorrente, qualcuno che ce l’ha fatta ma poi si è fatto prendere da quello spirito, dal brivido del costante pericolo, così tanto amato dai rider. In questo senso, la sua presenza serve a spronare (senza limiti) i partecipanti, a fargli vivere situazioni sempre più estreme per arrivare a quell’estasi che anche lui prova e ha provato.
Oppure è il gemello cattivo di Tony Caroli. Sono indeciso.
MANUEL MARTORANA
Salve,
cerco di dare la mia idea su chi o cosa è il Dark Rider in Ride.
Il nome rievoca personaggi di svariate opere e leggende dove il personaggio è un’anima tormentata e cacciatrice più per obbligo o senso del “dovere”, anziché per puro sadismo, e in quasi tutti i casi è un uomo maledetto da qualche stregone o demone. In Ride il personaggio prende spunto dal tipo di passato, presente e futuro di queste leggende e ed è anch’esso un uomo tormentato e la maschera indica dei trascorsi drammatici da nascondere, più che un voler intimorire i partecipanti alla gara. Sì intuisce che questo Dark Rider è soggetto al volere dei suoi superiori e aguzzini. Probabilmente è ricattato quanto i due protagonisti… probabilmente è l’unico sopravvissuto di una gara precedente ed ora né è intrappolato, come si capisce sarà il destino di Kyle, che arriva a sorridere alla fine del film, quasi a capire che deve scendere a compromessi coi potenti.Il Dark Rider è un uomo disperato, tormentato, maledetto, totalmente differente da Clara che ha un’indole sadica e bugiarda. Probabilmente è per questo che lui non lo si sente pronunciare parola.Spero di aver dato un’interpretazione non troppo “blasfema”, ma è ciò che mi ronza in testa ogni volta che penso alla vostra opera.Grazie perché ci siete voi in Italia
MENZIONI SPECIALI
MARCO MARIO GUREDDA
Io immagino che il Dark Rider sia in realtà la compagna di Kyle, stufa di essere trascurata e dell’ossessione del suo uomo per gli sport estremi. Così in gran segreto, mentre lui era fuori a caccia di like e sponsor con i suoi compagni, lei ha sviluppato notevoli capacità da rider ed ha stretto un accordo con la Black Babylon, vendicandosi pesantemente del trattamento subito da Kyle. Leggermente forzato, lo ammetto, ma sicuramente di grande effetto. Non trovate? Se così non fosse, spero vi siate goduti la corsa. Nella mia fantasia.
LORENZO PERRUCCI
«Chi o che cosa è il Dark Rider?» Questa è la domanda che ci pongono Fabio Guaglione e Fabio Resinaro, produttori e sceneggiatori di Ride, un film rivoluzionario nel panorama italiano, per tecnica e tematiche.
In un film come questo subito si è fatto notare un personaggio estremamente accattivante ma che al tempo stesso intimorisce: il Dark Rider.
È presentato come un personaggio senza identità, spietato. Molteplici sono i rimandi alla cinematografia anni ’80, primo su tutti il Terminator: un uomo senza scrupoli che uccide senza provare minimamente emozioni, perché una macchina da guerra. Lo stesso Dark Rider ci viene presentato così: un uomo vestito con una tuta nera, una maschera con due orbite come caverne nere, una moto possente e un fucile per annientare il suo obiettivo. Proprio questo fa il Dark Rider: essere affrontato per far perire i suoi nemici. È ciò che succede nella parte finale del film: l’ultimo rimasto viene braccato dal Dark Rider che tenta di ucciderlo, fino a che si arriva a uno scontro faccia a faccia. Proprio su questo punto il film termina, lasciando in sospeso il finale, ma non troppo, perché tutto viene esplicitato dalla scena dopo i titoli di coda.
Ma in fin dei conti, chi è il Dark Rider?
Il Dark Rider è un uomo senza ricordi che è messo al servizio del gioco istituito dalla “Black Babylon”. Tutto nella storia ha un suo perché: i personaggi credono di avere una scelta ma in realtà sono tutte pedine del gioco, seguito da aristocratici, alta borghesia che si diverte ad assistere a un gioco macabro.
Kyle alla fine si ritrova nella stanza dove chiunque può vedere il gioco e proprio lì gli porgono le armi per affrontare il Black Rider: è come se loro già avessero saputo che Kyle in un modo o in un altro sarebbe arrivato in quella stanza, infatti loro non sembrano nemmeno troppo colpiti, in quanto era già tutto preparato. Il gioco in definitiva non viene spiegato nei suoi meccanismi, ma si capisce come tutto porti a quel finale: i concorrenti devono scontrarsi e solo il più forte (colui che rimarrà per ultimo e si scontrerà con il Black Rider), diventerà a sua volta il Black Rider. Ritornando in particolare al finale di Ride, questa teoria viene accentuata da alcuni dettagli evidenti…
Infatti dallo scontro testa a testa ci si poteva aspettare due finali:
1) La vittoria del Black Rider: se il Black Rider avesse vinto, il gioco sarebbe finito con la disfatta dei giocatori e la vittoria del male. A quel punto si ricominciava da capo: invitare altri giocatori per farli lottare per la sopravvivenza…
2) La vittoria di Kyle: a quel punto lui “ereditava” la maschera, diventando così una pedina della Black Babylon. Non sappiamo se sia andata effettivamente così, ma nella scena dopo i titoli di coda ci sono sufficienti prove per farcelo pensare. In quella scena, infatti, il Black Rider vede la foto della famiglia di Kyle. A quel punto tutto è stato chiaro: Kyle ha sconfitto il Black Rider e così facendo ha assunto la sua identità, ma prima gli è stata cancellata la memoria. La memoria gli è stata cancellata grazie alle abilità della Black Babylon: nel film infatti più volte ci hanno mostrato come fossero bravi a soggiogare la mente dei giocatori…
La perdita della memoria in particolare si evince da un dettaglio: Kyle/Black Rider sta vedendo la foto della sua famiglia e si sente un respiro tranquillo, pacato. Kyle non è minimamente agitato, quindi è come se non provasse nessuna emozione nel vedere la sua famiglia, appunto come se non ricordasse più niente.
Lui è diventato uno di loro. Un “dipendente” della Black Babylon. In pratica, l’intero film è un loop: la Black Babylon invita persone che hanno del potenziale, chi vince (quindi il più forte) prende il posto del Black Rider (non a caso è il più forte in quanto deve dare filo da torcere agli altri riders). Tutto si ripete ciclicamente: i riders scompaiono e nessuno sa dove siano finiti.
Mi ha fatto pensare al Deep Web. Tutto si ripete, nessuna uscita d’informazioni, ma tanto spettacolo ai componenti ricchi aristocratici. Lui alla fine è il Black Rider, gli hanno cancellato la memoria e non sa più niente, ubbidirà solo agli ordini. La spiegazione personalmente è proprio nella scena dopo i titoli di coda, altrimenti perché mostrarcela?
Questo è il Black Rider. Nel film lo è stato qualcuno prima di lui che è sopravvissuto fino alla fine, fino a che Kyle lo è diventato a sua volta, sconfiggendolo. Una macchina da guerra pronta a tutto.
Con queste righe ho provato a rispondere alla domanda posta in più varianti: ho interpretato la figura del Black Rider, dandone una descrizione abbastanza ampia, fino ad arrivare alla spiegazione del finale per interpretarlo e sviscerare così ancor di più la figura emblematica del Black Rider.
Comunque andrà questa “gara” vi ringrazio del contest, mi ha fatto davvero piacere e se devo dirvi la verità, mi son divertito molto.
Grazie mille, Lorenzo.
ALESSANDRO RUSSO
Il Dark Rider siamo noi. Il pubblico.