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Crimson Peak, intervista a Mia Wasikowska: «È un film in stile Tim Burton»

A Roma per presentare l'ultima fatica di Guillermo Del Toro, l'attrice ci ha parlato delle sue paure e dell'esperienza lavorativa con il regista messicano

Crimson Peak, intervista a Mia Wasikowska: «È un film in stile Tim Burton»

A Roma per presentare l'ultima fatica di Guillermo Del Toro, l'attrice ci ha parlato delle sue paure e dell'esperienza lavorativa con il regista messicano

Leggi la nostra intervista a Tom Hiddleston

Arriva con un leggero ritardo, accennando un grazioso sorriso e stringendo una tazza di tè tra le mani. Saluta timidamente i giornalisti al tavolo, Mia Wasikowska, che è a Roma per presentare Crimson Peak, il nuovo, atteso film di Guillermo Del Toro, in uscita nelle nostre sale il prossimo 22 ottobre.
Nella pellicola interpreta Edith Cushing, una giovane scrittrice di ghost stories che viene conquistata dal misterioso Thomas Sharpe (Tom Hiddleston), un baronetto inglese sbarcato in America insieme all’inquietante sorella Lucille (Jessica Chastain) alla ricerca di fondi per un’invenzione che dovrebbe salvare le miniere di argilla rossa proprio sotto l’enorme magione di famiglia, nella quale farà ritorno con Edith.

«Per prepararmi alla parte ho letto molti romanzi gotici, in particolare Frankenstein di Mary Shelley, personaggio che ho scoperto amare molto e che cito anche nel film», ha rivelato la Wasikowska, raccontando anche di come Guillermo Del Toro abbia spedito ad ogni attore una biografia dettagliata del loro personaggio: «Lo script, poi, è leggermente cambiato a riprese in corso, tramite consigli e piccole idee o personalizzazioni. Quando lavoro con un regista e amo il personaggio, voglio ci sia un’esperienza collaborativa sul set, con scambi di idee e interazioni».
La giovane attrice ha già lavorato con importanti registi quali David Cronenberg, Jim Jarmush, Gus Van Sant e Tim Burton, al cui stile accosta quello di Crimson Peak: «Sì, è un film molto Burtoniano, se vogliamo. Sia Tim che Guillermo sono dei registi visionari e brillanti. Guillermo investe molto nelle dinamiche della storia. È un perfezionista. Vuole che tutto sia al posto giusto. Io invece cerco di lasciarmi un po’ andare».

In Crimson Peak, il suo personaggio ha una spiritualità molto accentuata, proprio per questo è affascinata dal mondo ultraterreno. È anche ingenua ma tenace: «Nel portare sullo schermo Edith, volevo che non risultasse troppo esasperante. In fondo, non è la classica damigella in pericolo». Edith non teme i fantasmi, le sue paure sono altre, più concrete, proprio come per la Wasikowska, che ammette con estrema onestà: «La mia paura più grande è più o meno la stessa di quando ero bambina: le persone. Anche nel film è così: nonostante la loro natura, i fantasmi mi indirizzano nella storia. Le persone, invece, sono da temere».  Soprattutto se si tratta dei fratelli Lucille e Thomas Sharpe, quest’ultimo interpretato da un magnifico Hiddleston, con il quale l’attrice ha già collaborato in Solo gli amanti sopravvivono: «Nel film di Jarmush io e Tom eravamo fratelli, un legame estremamente diverso da quello che abbiamo in Crimson Peak. C’è molto feeling tra di noi, e poi ovviamente è molto più facile lavorare con un partner con il quale hai già collaborato».

L’attrice ci parla infine di alcuni dei progetti che ha in cantiere: «Girerò a breve l’adattamento di Madame Bovary di Sophie Barthes, e poi comincerò Alice: Through the Looking Glass. Sono molto contenta di tornare a vestire i panni di Alice. Questa volta ci sarà un nuovo regista e nuovi set con cui interagiremo di più. Johnny (Depp) lo adora! Invece, per quanto concerne la regia, non ho ancora nulla di pronto per il mio prossimo film. Sento che per il momento è meglio aspettare che arrivi l’idea giusta».

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