Django e Suspiria: il western e l’horror cult in arrivo sul piccolo schermo!

Due film di culto degli anni '60 e '70 vengono adattati da Cattleya e Atlantique Productions per la televisione, con la supervisione artistica di Dario Argento

Due importanti progetti sono stati approvati grazie all’accordo tra Cattleya e Atlantique Productions (il produttore francese che ha dato vita a I Borgia e Transporter) per portare sul piccolo schermo l’adattamento per la televisione di Django e Suspiria.

Due serie di genere, una che prende il la dal western di culto firmato da Sergio Corbucci, l’altra dall’omonima opera letteraria di Thomas De Quincey, portata nel 1977 sul grande schermo da Dario Argento nel celebre horror Suspiria. Con Django i produttori si propongono di ricreare le atmosfere dello spaghetti-western e della storia narrata, esempio che ha fatto scuola nel suo genere e racconto che ha fatto diventare Franco Nero una star internazionale, tanto da essere celebrato nell’adattamento più recente di Quentin Tarantino, Django Unchained, con un cameo indimenticabile.

Per  Suspiria i produttori hanno chiesto la collaborazione di Dario Argento stesso, che si affiancherà al team per la supervisione artistica. Il protagonista della serie horror sarà De Quincey, investigatore sulle tracce delle origini del male per risolvere enigmi spaventosi. Serie in costume, Suspiria sarà ambientata tra Londra e Roma, a cavallo tra 800 e 900, un momento storico significativo per inquadrare lo spirito del tempo, scisso tra progresso scientifico e oscurantismo, tra luce della ragione e ombre della tradizione più arcaica.

«L’interesse che le serie tv suscitano presso il pubblico mi hanno incoraggiato a mettermi in campo personalmente», ha affermato con entusiasmo Dario Argento, una prova d’autorità di quanto, alla luce della loro recente diffusione anche presso lo zoccolo duro dell’autorialità cinematografica (come Woody Allen e Steve McQueen), il potere del racconto seriale e le sue influenze sui modelli narrativi e produttivi descriva ormai un cambiamento rivoluzionario e sistemico nel mondo dell’audiovisivo.

 

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