Io e te, Bertolucci rinuncia al 3D

Il regista di Ultimo tango a Parigi ne ha parlato ieri al Centro Sperimentale di Roma

«Oggi devo lottare per il 3D come fosse un atto creativo estremo, come quando negli anni ’60 mi battevo per girare un film in bianco e nero. Mi vedo quasi costretto a rinunciare». Parole di Bernardo Bertolucci che ieri ha tenuto una lezione sull’atto creativo al Centro Sperimentale di Roma.

Ha parlato del suo prossimo film, Io e te, tratto dal romanzo di Niccolò Ammaniti, le cui riprese inizieranno a ottobre. La pellicola doveva essere in 3D, come annunciato dal regista a Cannes, strumento che Bertolucci considera utile, «una lente in più» ma il maestro del cinema italiano sta incontrando varie difficoltà e pensa di abbandonare il progetto tridimensionale e tornare al 2D. «Dopo i fasti di Avatar, oggi il 3D è considerato qualcosa di costoso e di volgarmente commerciale, appannaggio di film scadenti e riservati al pubblico giovanile», ha aggiunto. Questo almeno in Italia, secondo il regista che ha sottolineato che in Francia «la Gaumont sta attrezzando tutte le sue sale per il 3D e la Focus [compagnia americana, ndr] mi propone di realizzare una versione in 3D de L’ultimo imperatore, come è stato fatto per Star Wars, fotogramma per fotogramma».

Il primo film italiano a tre dimensioni uscirà il 9 settembre. Si tratta di Box Office 3D: Il film dei film, nuova commedia diretta da Ezio Greggio con Gigi Proietti, Anna Falchi, Enzo Salvi e un cameo di Gina Lollobrigida.

Da un nostro sondaggio a voi lettori di Best Movie il 3D non entusiasma più di tanto. In base alle vostre risposte, l’unica pellicola che avete intenzione di vedere in tre dimensioni è Transformers 3. Per tutti gli altri (Priest, Harry Potter e i doni della morte – Parte 2, Cars 2, Captain America per citarne alcuni) preferite il 2D. (Foto: Getty Images)

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