Lost: perché è un capolavoro – «Let it go»

Il regista Fabio Guaglione, appassionato della serie, ci spiega perché l'opera è un evento mediatico senza precedenti. E afferma che le risposte ai misteri ci sono, basta unire i puntini...

Fabio Guaglione, il regista del duo Fabio & Fabio che ha realizzato i cortometraggi premiati in tutto il mondo Afterville, Silver Rope ed Eden, da grande appassionato condivide con i lettori di Best Movie un’approfondita analisi sul serial che ha rivoluzionato il genere, Lost.

(segue da) Perché alcuni sono rimasti delusi? Beh, alcuni perché guardavano le puntate di Lost cercando meramente le risposte ai misteri, il che significa che non stavano seguendo la storia. La vera storia di Lost, e non il suo background. Stavano guardando la scatola senza capire che c’era un contenuto. Ma il vero punto è un altro. Credo che ogni giudizio sia profondamente influenzato dalle aspettative. Se andiamo al cinema a vedere un film da cui non ci aspettiamo niente, e il film, pur essendo semplicemente sufficiente, ci sorprende positivamente, il nostro giudizio sarà molto buono. Se invece speriamo di vedere un capolavoro e il film non si rivela soddisfacente, saremo feroci nel criticarlo. Ecco, Lost ha probabilmente creato la più grossa aspettativa nella storia delle aspettative e questo sin dall’episodio pilota. Ognuno si era fatto una propria idea sulla storia e su come avrebbe voluto che andasse, e questo ha reso molto difficile soddisfare tutti quanti. Gli autori, dando forma a Lost puntata dopo puntata, hanno dovuto combattere contro un potentissimo antagonista: l’immaginazione senza limiti di ogni singolo spettatore.

A coloro che non hanno gradito il finale perché non era ciò che si aspettavano, dico: non pensate a quello che poteva essere o che avreste voluto. Cercate di capire cosa è stato, perché non potete cambiarlo. Dategli un senso e poi lasciatelo andare. Let it go.

Io ho provato a spiegare perché Lost è un capolavoro ma cercare di spiegare Lost è semplicemente riduttivo. Lost va visto. Neanche, va vissuto.

E allora… ci vediamo in un’altra vita, fratelli.

See ya in another life, brothas. (torna all’inizio)

Lo speciale continua, diviso in capitoli:

Le lacrime

Gli ultimi minuti

«Un messaggio semplice»

La teoria spirituale

La teoria scientifica

I punti forti

Il linguaggio

I personaggi

Il binomio fede e scienza

I misteri

Una mania collettiva

L’utilizzo dei media

«Let it go»


Leggi lo speciale Lost: perché NON è un capolavoro


Inoltre, per conoscere tutto di Lost:

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