Cinema ad effetto: I dinosauri “veri” di Jurassic Park (Puntata 29)

Storia degli effetti speciali - Spielberg combina paleontologia, arte e tecnologia per dare vita ai preistorici bestioni più realistici mai visti sul grande schermo...

Oggi pubblichiamo la ventinovesima puntata del nostro approfondimento sulla storia degli Effetti speciali al cinema, con cui ripercorriamo alcuni dei momenti più memorabili passati sul grande schermo.

Ad accompagnare la cinematografia alle soglie del XXI secolo fu, paradossalmente, un branco di dinosauri. Richiamati in vita da Steven Spielberg i giurassici bestioni segnarono infatti un passaggio fondamentale nell’uso della computer grafica. Il regista, animato dal solito  irrefrenabile entusiasmo, era intenzionato a «fare un bel film che rendesse onore all’esistenza dei dinosauri e che facesse dire alla gente: “per la prima volta ho visto un vero dinosauro!”». Su dichiarazione del regista stesso: «King Kong fu uno dei motivi per cui volli fare il film». La pellicola sul bestione che combatteva con il dinosauro sull’Isola del teschio (ve ne abiamo parlato nella puntata 4 Fate largo, arriva King Kong) nel 1933 fu quindi la sua fonte d’ispirazione . Per dare vita al suo Jurassic Park, ispirato all’omonimo romanzo di Michael Crichton, nel 1993 Spielberg diede il via a una combinazione di paleontologia, abilità artistica e tecnologia innovativa senza precedenti e arruolò alcuni dei più formidabili esperti nel settore degli effetti speciali . Spielberg aveva già programmato di realizzare tutti i modellini mobili necessari per le riprese in go motion (diretta evoluzione della stop motion vista fin dai tempi de Gli Argonauti – leggi la puntata 11 Il ciclope e gli Argonauti), quando i maghi della computer grafica, guidati da Dennis Muren, (che aveva già collaborato con lui per Lo squalo – Leggi la puntata  17 I “difetti speciali” dello squalo di Spielberg) gli mostrarono le meraviglie che si potevano realizzare in CGI, costringendolo a cambiare rotta e affidarsi alla nuova tecnologia. Il passo avanti era tale da portare Phil Tippet, cui era stato affidato il compito di creare e animare i modellini, ad auto-dichiararsi “estinto”.  Per la realizzazione dei giganteschi animatroni Spielberg si affidò invece a Stan Winston, che aveva già dato vita ai Terminator nella saga di Cameron (leggi la puntata 28 L’Apocalisse di Terminator).Un animatrone era per esempio la femmina Triceratopo incinta che il gruppo incontra all’inizio del tour, mentre frutto del computer sono il mitico Tirannosauro Rex e il branco di Velociraptor. I risultati ottenuti dal team di animatori CGI furono sbalorditivi e permisero di raggiungere un realismo senza precedenti facendo sì che con Jurassic Park si imboccasse una strada senza ritorno destinata ad arrivare fino ai nostri giorni.

Jurassic Park – Trailer

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