In viaggio per cartoonia (Parte 12)

Disney, la caduta e la rinascita

La nouvelle vague dell’animazione porta la tradizione Disney al collasso e non è un caso che la Casa di Topolino, tanto indietro rispetto alla nuova domanda del mercato, arrivi sul grande schermo con il suo primo flop: Taron e la pentola magica (1985), che negli USA incassa appena 21,2 milioni di dollari (un fiasco totale se si pensa che già nel 1977 un classico “minore” come Le avventure di Bianca e Bernie negli USA supera i 71,2 milioni di dollari). Tuttavia, la major impara alla svelta la lezione e dai suoi avversari trae ispirazione. La tecnica di doppiaggio usata per Akira viene, ad esempio, replicata immediatamente da Disney, che riesce a riprendersi dalla fase di stallo solo nel 1989, quando grazie a La sirenetta (e a un incasso mondiale di oltre 211 milioni di dollari) riuscirà a inaugurare un nuovo decennio d’oro, che arriverà fino al successo di A Christmas Carol di Zemeckis, per un totale di oltre 100 lungometraggi d’animazione prodotti (compresi i film misti e quelli destinati direttamente all’home-video).

Ecco il trailer di A Christmas Carol con Jim Carrey che interpreta otto personaggi, grazie alla “magia” del motion capture.

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