Spot d’autore: Se Gandhi potesse parlare oggi

È l’anno 2004 e Spike Lee firma per Telecom un emozionante spot sull’importanza dei mezzi di comunicazione

Ogni giovedì, con la nostra rubrica Spot d’autore, quando il cinema invade la tv, vi guidiamo attraverso le pubblicità più famose degli ultimi anni raccontandovi curiosità e aneddoti e facendovi fare anche qualche tuffo nel passato che non mancherà di sorprendervi…

“Se avesse potuto comunicare così, oggi che mondo sarebbe?”, con questo slogan si concludeva un memorabile ed emozionante spot del 2004 che promuoveva l’azienda Telecom.

Dietro la macchina da presa era seduto Spike Lee, che già si era cimentato nel 2000, sempre per Telecom, con lo spot istituzionale che vedeva protagonista Nelson Mandela.

Questa volta protagonista dello spot è nientemeno che il Mahatma Gandhi. Il leader carismatico si rivolge, in inglese, al mondo intero; il suo discorso è uno stralcio di un suo reale intervento, intitolato One World, tenutosi alla conferenza per le relazioni interasiatiche svoltasi a Nuova Dehli il 2 aprile 1947.

L’azienda, con questo breve spot, insiste sul tema della comunicazione ai giorni nostri, una comunicazione diffusa con i mezzi che abbiamo ora a disposizione. L’intento di Telecom è quello di sostenere che se, in un periodo cruciale della storia, fossero esistiti gli attuali mezzi di comunicazione, questi avrebbero potuto modificarne gli eventi in chiave positiva, facendo arrivare il messaggio ovunque.

Lo spot è ambientato  nello stesso periodo del discorso di Gandhi, la voce e il volto di colui che ha lottato e si è sacrificato nella speranza di affermare e diffondere un ideale di pace tra i popoli, si diffondono in tutto il mondo, nei luoghi simbolo delle aggregazioni dei popoli: la Piazza Rossa, Times Square, il Colosseo.

Gandhi è seduto nella sua capanna di fronte ad una webcam e le sue parole “ipnotizzano e incantano” milioni di persone, rapite dal suo carisma, riunite davanti maxi schermi, o semplicemente di fronte ai propri computer o ancora tramite telefoni cellulari.

Il toccante spot è rafforzato dalla colonna sonora, che accresce il clima di solennità e di grandezza, realizzata da Pieter Burke e Lisa Gerrard (autrice anche della colonna sonora del Il gladiatore).

Il filmato è stato realizzato a Roma in sei giorni, due di riprese in diverse location esterne e quattro di riprese in studio (negli studi di Cinecittà). Una delle cose più difficili, secondo gli addetti agli effetti speciali, è stato ricreare Times Square (che nel filmato si vede per pochissimi secondi), con gli allestimenti dei maxi schermi a led che potessero essere plausibili per il tempo (teniamo conto che lo spot è ambientato tra gli anni ’40-’50), e con la grande quantità di persone che la affollava (un centinaio di comparse in tutto, sono state moltiplicate, grazie alla CGI, fino a risultare migliaia).

Un altro aspetto molto importante dello spot è stata la fotografia, curata da Tom Siegel, l’uso del bianco e nero con forti chiaroscuri, così come il ricorso ad una sgranatura della pellicola sono stati indispensabili per conferire allo spot una credibilità temporale e una maggiore “solennità”.

Lo spot Comunicare è vivere, che vinse nel 2005 il Mezzo minuto d’oro al Gran galà della pubblicità, è stato riproposto nel 2008, in una versione a colori, per la campagna Telecom A Voi Comunicare, grazie al ritrovamento dell’audio integrale del discorso fatto da Gandhi.


Titolo:  Comunicare è vivere

Prodotto:  Telecom Italia

Anno: 2004

Regia:  Spike Lee

Protagonisti: Ghandi

Agenzia: Young e Rubicam Italia


Musica: Sacrifice, Lisa Gerrard e Pieter Bourke



Ecco il video del celebre spot:


Questa è la versione a colori del 2008:


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