Viaggi senza macchina del tempo: Frequency

Padre e figlio che comunicano tramite la stessa radio a distanza di trent’anni, cambiando gli eventi delle loro vite, che però prendono una piega inaspettata in entrambe le epoche

In occasione dei venticinque anni dall’uscita del primo Ritorno al Futuro – il film che meglio di qualunque altro ha saputo giocare con i vari aspetti del viaggio del tempo – Best Movie ripercorre i più celebri viaggi nel tempo visti al cinema.

Frank Sullivan (Dennis Quaid) è un pompiere e radioamatore che rimane ucciso in un incidente sul lavoro. Anni dopo, suo figlio John (Jim Caviezel), divenuto poliziotto, riesce a mettersi in contatto con il padre tramite il suo stesso apparecchio radiofonico, a causa di strani effetti dovuti alle radiazioni solari. John riesce a salvare la vita di Frank evitandogli l’incidente, ma questo crea una nuova realtà intorno a John in cui sua madre è stata uccisa da un killer trenta anni prima, ovvero pochi giorni dopo dal punto di vista di Frank. Poiché John ricorda anche la linea temporale non modificata, i due si rendono conto che deve esserci un collegamento tra il salvataggio di Frank e la morte di sua moglie. Per evitare la disgrazia i due devono collaborare conducendo le indagini in due epoche diverse, cercando di braccare lo stesso uomo sia nel passato che nel presente.

In Frequency sono le informazioni a viaggiare nel tempo ed il doppio punto di vista introduce elementi interessanti: mentre Frank altera gli eventi nel passato, la realtà per John cambia in tempo reale lasciandolo però consapevole sia degli eventi che ha vissuto sia di quelli che avrebbe vissuto nella realtà modificata. Meno contorto di quanto sembri, Frequency ha l’enorme pregio di essere un film sul rapporto tra padre e figlio, con momenti molto intensi e commoventi incastrati in una trama originale ed avvincente, merito sicuramente anche delle interpretazioni dei due attori principali.

Sotto, il trailer:

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