Il rapporto tra cinema e spettatore si sta evolvendo sempre di più. Trovarsi seduti in sala ormai non è solo un’attività di osservazione passiva, ma è diventata un’esperienza coinvolgente, che mette al centro di tutto il pubblico. L’ultimo caso che sottolinea questa profonda trasformazione è App, film uscito ieri, giovedì 4 aprile, in Olanda per Just Film Distribution e diretto dal giovane regista Bobby Boermans (Claustrofobia). L’originalità della pellicola è rappresentata dal fatto che potrà essere fruita anche dal proprio cellulare. Come? Tutto parte dalla trama: Anna (Hanna Hoekstra) è una studentessa di psicologia che ha una grande passione per i social network e tutto ciò che li circonda. Dal suo smartphone non si stacca mai. Un giorno trova installata sul suo cellulare una misteriosa app, capace di rispondere ad ogni domanda, non solo di natura scientifica ma che riguarda anche la vita della ragazza e dei suoi amici. I problemi iniziano quando l’app in questione inizia ad inviarle messaggi in codice, collegati ad una serie di morti inquietanti. Detto questo, gli spettatori potranno scaricarsi un’app dedicata al film che durante la visione della pellicola fornirà informazioni aggiuntive a quanto si sta vedendo sul grande schermo, creando una sorta di storia parallela.
Al di là della natura del film, già sfruttatissima (si pensi solo all’horror giapponese The Call – Non rispondere e al suo remake Chiamata senza risposta), l’iniziativa è indice della natura sempre più crossmediale che sta assumendo l’esperienza cinematografica.

Qui sotto trovate trailer e poster di App:

http://youtu.be/4Ed6FWLP3cs

Fonte: Indiewire