Harvey Weinstein, l’ex produttore accusato di abusi sessuali da numerose attrici che hanno poi dato il via al movimento #metoo, è stato dichiarato colpevole di stupro di terzo grado e atti sessuali criminali di primo grado da una giuria di New York.

Lo stupro di terzo grado, ricordiamo, indica dei rapporti sessuali con una persona non consenziente ma senza l’uso della violenza. La vittima è l’aspirante attrice Jessica Mann, che sostiene di esser stata violentata da Weinstein in un albergo nel 2013. Il reato di atti sessuali criminali di primo grado, invece, indica dei rapporti sessuali orali o anali tramite costrizione, e in questo caso, la sua vittima è Miriam Haleyi, ex assistente di produzione di Project Runaway che ha raccontato di esser stata forzata da Weinstein ad avere un rapporto orale nel 2006.

Weinstein è stato immediatamente mandato in cella, ma un giudice dovrà decidere la sentenza definitiva, e il Guardian parla di un minimo di 5 anni a un massimo di 25 anni di detenzione. Weinstein, comunque, è stato scagionato dagli altri capi di accusa, tra cui quello per stupri di primo grado, con cui rischiava l’ergastolo. Altre accuse, invece, non sono rientrate nel processo perché riferite ad episodi troppo inoltrati nel passato o perché fuori dalla giurisdizione della Grande Mela.

Fonte: The Guardian; Il Post

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