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Il Cigno Nero, la controfigura accusa la Portman: «Le scene di ballo sono merito mio»

Sarah Lane, ballerina classica professionista del New York City Ballet, sostiene: «Solo il 5% delle riprese di danza sono state girate con Natalie»

Il Cigno Nero, la controfigura accusa la Portman: «Le scene di ballo sono merito mio»

Sarah Lane, ballerina classica professionista del New York City Ballet, sostiene: «Solo il 5% delle riprese di danza sono state girate con Natalie»

È bufera su Natalie Portman e Il Cigno Nero – Black Swan, il film grazie al quale l’attrice israeliana naturalizzata americana (all’anagrafe è Natalie Hershlag nata a Gerusalemme il 9 giugno 1981) ha da poco ricevuto un premio Oscar per la miglior interpretazione. A seguito delle dichiarazioni della Portman, che ha sempre detto di essersi preparata per girare la pellicola con tanta fatica dopo un anno e mezzo d’intenso lavoro, una dieta ferrea e lo studio della danza classica; ma ancor più di quelle del suo compagno (e futuro padre del loro bimbo, in arrivo in estate), il ballerino di danza classica Benjamin Millepied, che nel film ha curato le coreografie e ha recentemente dichiarato al Los Angeles Times che Natalie avrebbe ballato personalmente in quasi tutto il film (“l’85% del film è Natalie”, questo il suo commento), spunta ora Sarah Lane a smentire il tutto. Come riporta Entertainment Weekly, la ragazza, ballerina classica professionista del New York City Ballet e controfigura della Portman nei passaggi di danza più complicati nel film, dalle pagine di alcune riviste americane ha lanciato le proprie accuse sostenendo che in verità sarebbe lei il vero Cigno Nero del film: «Di tutte le riprese di danza, direi che il 5% è stato girato da Natalie. Tutte le altre scene sono mie. Le inquadrature che riprendono solo il volto e le mani sono assolutamente della Portman. Ma quelle non mostrano la vera danza. Hanno voluto creare quest’immagine mitica di Natalie, come se fosse una sorta di prodigio o di talento unico nella danza tale da poter diventare una vera ballerina in un anno e mezzo. È sminuente per la professione e non solo per me, che faccio questo lavoro da 22 anni».
La ballerina sostiene di aver ricevuto pressioni da Ari Handel, produttore del film, per non parlare delle scene di ballo in cui era coinvolta ma sostiene che, a seguito delle dichiarazioni della Portman e di Millepied, avrebbe perso di credibilità, per cui le è sembrato corretto rivelare come stanno realmente i fatti.

(Fonti: Entertainment Weekly; Los Angeles Times)

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