Leonardo DiCaprio e Jonah Hill raccontano com’è stato lavorare insieme in Wolf of Wall Street

I due attori e il loro lavoro sul set per entrare nella parte: dagli scherzi all'improvvisazione più pura, con un Martin Scorsese sempre pronto a vigilare

Antefatto. The Wolf of Wall Street è il film di Martin Scorsese che ha incassato di più al box office. E buona parte di questo successo – oltre che alla sua regia – va sicuramente attribuita alla coppia protagonista formata da Leonardo DiCaprio e Jonah Hill. Che in un recente incontro organizzato dallo sceneggiatore Terence Winter hanno avuto modo di raccontare com’è stato lavorare insieme. «Ogni volta che fai una scena fisica con Leonardo DiCaprio, non capisce che sta recitando e colpisce duro – ha confessato Hill – Visto che è più grosso di me, non ho mai potuto batterlo fisicamente così ho trovato un modo per batterlo con il mio cervello». 

E così Jonah Hill è dovuto correre ai ripari: ha dovuto improvvisare durante una scena, per dare a Cesare quel che è di Cesare. O se preferite: per restituire il favore a DiCaprio. I due sono a pranzo insieme e mangiano sushi. E in una sequenza, DiCaprio chiede a Hill se ne vuole ancora. E Hill: «Dovevo dire di sì – ha ammesso – E dopo avrei dovuto mangiarlo. Ma invece ho detto “no amico, è tutto tuo”, e dopo lui ha dovuto mangiarlo. Così dopo aver manigato qualcosa come 70 pezzi di codagialla, ha passato il resto della notte vomitando. Tutti che chiedevano “Oh, Leo, stai bene?” e le uniche due persone che ridevano eravamo io e Scorsese. Usa il cervello, è meglio dei muscoli».

DiCaprio, per interpretare il ruolo di Jordan Belfort, ha deciso di incontrare quello vero, l’autore del libro su cui si basa Wolf of Wall Street, per avere un’idea chiara di chi stava per diventare – anche se per poco. «Ho incontrato Jordan diverse volte. Sono andato a pranzo con lui, giusto per capire che tipo di persona fosse, come fosse stare in sua compagnia. Ho incontrato i suoi genitori, la sua ex-moglie, ho parlato con gli agenti dell’FBI che l’hanno arrestato, così come ho cercato di parlare con quante più persone l’avessero conosciuto. Ho avuto diversi dettagli su chi fosse e sicuramente ho scoperto come suonasse a chi lo sentiva dall’altra parte del telefono… Avete visto quant’è affascinante e persuasivo questo ragazzo».

«Martin [Scorsese, ndr] non voleva che ogni cosa venisse associata a lui [Jordan Belfort, ndr] – ha spiegato sempre DiCaprio – Aveva bisogno della giusta distanza come filmmaker per fare il suo film e avere la sua presa su queste persone e le loro vite». Belfort, che ha un cameo verso la fine del film, ha aiutato DiCaprio con una delle scene con la droga. «Abbiamo voluto riportare questa cultura sul grande schermo molto attentamente – ha aggiunto alla fine l’attore – Volevamo che la gente vedesse questo mondo in tutta la sua onestà».

Fonte: Variety

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