«Meglio di Breaking Bad»: la critica americana ha visto Better Call Saul

Le prime impressioni dopo la visione in anteprima dei tre episodi iniziali dello spin-off

Per moltissimi telespettatori in tutto il mondo, quest’anno, non c’è serie in arrivo più attesa di Better Call Saul, lo spin-off di Breaking Bad dedicato all’avvocato dei criminali Saul Goodman.

Quanti temevano che l’assenza dei personaggi più amati della serie si potesse fare sentire -almeno questo avevamo dedotto dal trailer– possono dormire sonni tranquilli fino al prossimo 8 febbraio, quando l’attesissimo primo episodio debutterà sulla rete AMC.

Intanto, per tenere alte le aspettative, dagli Stati Uniti arrivano le prime impressioni favorevoli. I critici hanno ricevuto nelle scorse ore le prime tre puntate dello show e molti si sono già sbilanciati a sostegno del lavoro di Vince Gilligan.

Ecco cosa hanno scritto:

Esquire: i primi episodi che ho visto sono addirittura migliori di Breaking Bad. Sono più intelligenti. Più pungenti. Non avevo mai visto un prequel che se la cavasse in modo così brillante. Quello che sappiamo dalla serie precedente su Saul Goodman, o su James McGill -se lo vogliamo chiamare per come è conosciuto in Better Call Saul- è solo una parte di un meccanismo di suspense che qui viene innescato.

The Hollywood Reporter: gli spin-off sono indubbiamente un’arma a doppio taglio, ma Vince Gilligan ha guadagnato il diritto di estendere il franchise di Breaking Bad in un altro show drammatico (sì, proprio così), che inizia a bruciare lentamente, ma che promette di divampare presto come un incendio.

Hit Fix: ho iniziato a guardare Better Call Saul come uno scettico, ma dopo i primi tre episodi sono diventato un suo fervente sostenitore. Ci sono legami con lo show precedente che condizionano emozionalmente parte di questa serie più giovane, ma Saul impara presto a emanciparsi e a funzionare come un prodotto autonomo, che non segue affatto l’approccio piuttosto semplice dell’inizio di Breaking Bad.

Variety: per adesso Saul contiene elementi piuttosto attraenti, momenti di grande finezza e un pedigree favoloso. Nonostante tutto Jimmy/Saul potrebbe aver bisogno ancora di qualche tempo per provare ai suoi giudici che si tratta di una formula funzionante.

Fonti: Esquire, THR, HitFix, Variety

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