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Neve, la recensione del film di Stefano Incerti

Da domani al cinema

Neve, la recensione del film di Stefano Incerti

Da domani al cinema

Donato (Roberto De Francesco) e Norah (Esther Elisha) non potrebbero essere più diversi. Lui è un uomo di mezz’età buono e goffo, lei una ragazza bellissima dal passato – e dal presente – turbolento. Per caso si scontrano e si incontrano nella stessa strada innevata. La giovane ha bisogno d’aiuto, Donato decide di soccorrerla.

Quello che doveva essere solo un passaggio in auto fino al paese più vicino diventa ben presto una convivenza di convenienza: lui ha bisogno di sostegno e compagnia, lei ha capito che Donato sta cercando una refurtiva, ed è decisa ad approfittarne.

Il film di Stefano Incerti, Neve, presentato lo scorso anno al Courmayeur Noir Film Festival, si muove tra il road movie, il western e il noir. Quasi del tutto privo di dialoghi la neve, vera protagonista del film, rende tutto ovattato, quasi apatico.
Girato tra le montagne dell’Abruzzo la location è così bianca da essere irriconoscibile. I protagonisti agiscono all’interno di un non luogo imperturbabile e quasi incantato. Ma se il contesto è immobile sono i personaggi ad essere molto turbati. Mossi da interessi antitetici la loro folle corsa verso il bottino è sintesi della vita dell’uomo moderno, mossa e diretta dal dio denaro.

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